28 maggio 2012
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Biografia di Adele Cambria
• Reggio Calabria 12 luglio 1931 - Roma 5 novembre 2015. Giornalista. «Cinquantacinque anni di giornalismo, non so se buono o cattivo, ma certo leale. Un mestiere che ti ruba la vita».
• «Nel ’53, fresca di laurea presa a Messina, venne a Roma con il sogno di scrivere sui giornali. Pensò di chiedere aiuto alle poche professioniste in circolazione. Prima di tutte alla Brin (Irene). Andò a palazzo Torlonia e lasciò una lettera al maggiordomo su un vassoio d’argento. Nessuna risposta. Se non, dopo qualche giorno, una velenosa presa in giro sulle pagine di un giornale della ragazzina senza arte né parte che aveva bussato alla sua porta con la pretesa di improvvisarsi giornalista... Adele, diventata poi redattrice del Mondo di Pannunzio e in seguito rubrichista sul Giorno, si sarebbe vendicata dopo molti anni con un altrettanto feroce ritratto della gallerista insopportabilmente snob» (Sandra Petrignani) [Fog 28/7/2012].
• «La voglia di cambiare il mondo è di voi giovani, dei movimenti. La mia utopia era di essere libera. L’occhio della gente era scomparso, che volevi di più? A Roma avevo una stanzetta, uno spazio totalmente mio. E poi dopo, nel 1956, andare in quella fucina di idee che era Il Giorno, un luogo di avventure, di follie. Non avevi bisogno di altri ideali» [Left.it 5/11/2015].
• «Tutto comincia una sera del 1968 a casa di Dacia Maraini, una riunione di sole donne. Continuano tutto l’inverno, ci sono tra le altre le sorelle Marta e Carla Lonzi e Ginevra Bompiani. Era Rivolta femminile. Dopo aver lasciato il gruppo, è coinvolta da Laura Lilli nella fondazione di Compagna, si dimette dopo l’uscita del primo numero, nel gennaio 1972. Nel 1971 è a Reggio Calabria per la rivolta, incontra Adriano Sofri, e accetta di firmare il nuovo quotidiano, Lotta continua, per il quale sarà processata dopo l’omicidio Luigi Calabresi. Unica giornalista del gruppo delle fondatrici di Effe, ne dirige i primi numeri. Inviata del Giorno dal 1956, vanta un altissimo numero di dimissioni da quella e altre testate» (Diario).
• Amica di Pier Paolo Pasolini, ha recitato in tre suoi film tra i quali Accattone: «Quando aveva capito che tipo di ruolo le stava proponendo Pier Paolo in Stella – futuro Accattone – si era un pò risentita. “Mi sentivo una donna emancipata e lui mi vedeva in quella Nannina, una napoletana carica di figli... Rise del mio sconcerto. Ed era chiaro che avrei accettato la parte”» (Sandra Petrignani) [Addio a Roma Neri Pozza 2012].
• Ha conosciuto i grandi dello spettacolo, della cultura e del cinema: «Cocteau insieme con Jean Marais, ma io non sapevo che era omosessuale, non sapevo nemmeno cosa fosse allora l’omosessualità! E poi nelle gallerie vedevo quella signora con un bellissimo scialle russo, era Sibilla Aleramo» (ilpost.it 5/11/2015).
• Ha curato una rubrica sul La7 all’interno de Le invasioni barbariche.
• Ultimo libro, In viaggio con la Zia (Città del Sole Edizioni, 2012): «Una donna, protagonista delle lotte femministe degli anni Settanta, parte con due nipotine dodicenni per un viaggio nella terra d’origine, la Calabria, passando per la Sicilia. Il viaggio è geografico, è storico, è iniziatico» (Fog 5/3/2013).
• «Io sono una di quelle “intercettatemi tutta”, non me ne frega assolutamente niente, sono quella che sono e non vedo perché lo devo nascondere» [Left 5/11/2015].