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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Matteo Cambi

• Carpi (Modena) 14 marzo 1977. Imprenditore. Già amministratore unico della Jam Session, inventore del marchio di abbigliamento Guru. Un buco patrimoniale di 70 milioni e debiti per oltre 100 milioni, l’11 luglio 2008 è stato arrestato per bancarotta fraudolenta (pochi giorni prima la procura di Parma ne aveva chiesto il fallimento). Con lui in carcere anche la madre, Simona Vecchi, e il compagno della donna Maruccio De Marco. «Con il denaro della società avrebbero acquistato orologi di marca, noleggiato auto di lusso, pagato consulenze che nulla avevano a che fare con l’attività lavorativa» (Cristina Marrone).
• «Ha appena 22 anni quando fonda a Parma la Jam Session e registra il marchio Guru. La sua margherita sboccia sulle T-shirt indossate da Cannavaro, Maldini, Vieri&Elisabetta Canalis. Quindi sulle auto di Formula Uno targate Renault. Da zero a 70 milioni di fatturato in cinque anni. Che poi arrivano a 80, a 100. Da “re di fiori” Matteo Cambi diventa anche “re di cuori”: il gossip lo vuole al fianco di Flavia Vento, Elisabetta Gregoraci, Anna Falchi e Mascia Ferri» (Corriere della Sera).
• «Qual è stato il Big Bang di Guru, l’attimo in cui faceste il botto? “Una foto uscita sui tabloid nell’estate 2001, di questi giocatori fotografati in spiaggia con la margherita stampata sulla schiena. Da un giorno all’altro si esauriscono le margherite nei punti vendita e arrivano le richieste di riassortimento. Poi si esauriscono anche i riassortimenti e la gente va nei negozi a lasciare una caparra...”» (Matteo Maresi) [Rol 28/9/2013].
• Il suo nome comparve nel fascicolo dell’inchiesta su Vallettopoli: «Sono stato sentito come persona informata dei fatti. Ho un contratto di collaborazione con l’agenzia di Corona da parecchi anni. È un contratto a livello aziendale con la mia Guru per organizzare eventi, procurare personaggi e redazionali sulle riviste di gossip» (a Paola Pollo).
• In carcere è andato in crisi di astinenza: «Due giorni prima del suo arresto, aveva terminato un programma di disintossicazione dalla cocaina con il Sert di Parma» (Corriere della Sera).
• Scontata la pena, ha iniziato una nuova vita, prima fattorino a Parma, «oggi si divide fra il volontariato nella Protezione Civile, la famiglia e il nuovo lavoro, il primo stabile dopo una serie di impieghi precari: communication manager nel brand che lui stesso fondò. Un dipendente come altri». È anche tornato a stare insieme alla madre di sua figlia (di sette anni), «ci eravamo persi di vista, e ora siamo tornati assieme. E finalmente possiamo anche andare al mare» (Matteo Maresi, cit.).