28 maggio 2012
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Biografia di Angelo Caloia
• Castano Primo (Milano) 2 maggio 1939. Banchiere. Presidente dello Ior dal 1989 al 23 settembre 2009 (sostituito da Ettore Gotti Tedeschi per volontà di Benedetto XVI), «quando con la storia della più grande tangente mai scoperta in Italia, pulita nella banca del Papa, venne mandato a casa dopo vent’anni» (Gianluigi Nuzzi) [Lib 17/2/2013].
• Professore di Economia nella facoltà di Giurisprudenza alla Cattolica di Milano.
• Per quasi vent’anni sindaco democristiano di Castano Primo.
• Dal 2008 Presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.
• «È una leggenda di riservatezza ed è personaggio ai più sconosciuto. Ma per la finanza vaticana è il parallelo perfetto di quel che è il cardinale Camillo Ruini per il governo della Chiesa in Italia: l’uno e l’altro autori di una doppia rivoluzione» (Sandro Magister).
• «Il ventennio Caloia è un periodo di prudente assestamento. Mentre la dottrina sociale ed economica della chiesa con Giovanni Paolo II rivaluta l’economia di mercato» (Stefano Cingolani) [Fog 23/3/2013].
• Con lui alla guida la banca vaticana ha iniziato un’operazione di trasparenza: «In Vaticano allo Ior è nota la sigla inglese “k.y.c.” che sta per “Know your custode”. In pratica vuole dire: conosci il tuo cliente prima di aprire rapporti con lui» (Benny Lai) [Finanze Vaticane. Da Pio XI a Benedetto XVI, Rubettino Editore 2012].
• «I soldi non devono fare paura. I soldi si possono usare ma, come faceva madre Teresa, quasi dimenticandosi di averli», in una lezione ai diplomatici di vari paesi del medio oriente e del Nordafrica alla Pontificia Università Gregoriana, maggio 2007 (Paolo Rodari) [Fog 16/6/2012].
• «I soldi dell’obolo di san Pietro “sono diretti soprattutto ai bisogni materiali di diocesi povere, a istituti religiosi e comunità di fedeli in gravi difficoltà: poveri, bambini, vecchi, emarginati, vittime di guerre e disastri naturali, rifugiati, eccetera”. Ma, disse, esiste un ulteriore cespite della “carità del Papa”, i profitti dello Ior. Anche questi sono una benedizione. E, una volta fatti, possono essere usati nel modo giusto, senza scandalizzarsi. Ogni anno lo Ior mette a completa disposizione del Papa la differenza fra le proprie entrate e uscite dell’anno precedente. L’ammontare di questa somma è segreto» (Rodari, cit.).
• «Durante Mani pulite temeva di finire anche lui arrestato per la maxi tangente Enimont riciclata nella banca. Lo avvisarono amici delle Fiamme Gialle: “In procura ci hanno chiesto dove abiti”. Caloia aprì canali diplomatici con Francesco Saverio Borrelli, per evitare di presentarsi anche come teste e trovarsi “sulle spalle tutta la responsabilità, scriveva all’allora segretario di Stato Angelo Sodano, della migliore rappresentazione di una situazione che sembra avere risvolti personali e istituzionali nonché ecclesiali, di dimensione inaudita”. Grazie alla mediazione del cardinale Carlo Maria Martini, i giudici di Milano optarono per una rogatoria» (Gianluigi Nuzzi) [Lib 25/9/2010].
• Tra le sue doti, la discrezione: «Ha rilasciato sì e no tre interviste in vent’anni. Sebbene non sia mai piaciuto ai bertoniani, è un economista di valore... E quando ha lasciato lo Ior, non ha mai detto una parola sul suo passato o su come possono averlo trattato in Vaticano» (il vaticanista del Tg1 Aldo Maria Valli a Maria Antonietta Calabrò) [Cds 25/4/2013].
• Da presidente della Fabbrica del Duomo ha promosso iniziative e raccolte fondi per i lavori di restauro della facciata e per il nuovo Museo de Duomo: «In vista dell’Expo 2015 “vogliamo presentarci con un sistema Duomo completato in tutte le sue articolazioni, compresa la valorizzazione del tesoro, di una bellezza incredibile”» (Nino Ciravegna) [S24 15/7/2010].
• Sposato, ha quattro figli.