28 maggio 2012
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Biografia di Rosa Calipari
(Villecco) Cosenza 24 novembre 1958. Politico. Eletta al senato nel 2006 (Ds) e alla Camera nel 2008 e 2013 (Pd). Vicepresidente della commissione Difesa, fa parte del Copasir.
• Vedova del dirigente del Sismi Nicola Calipari, ucciso nel 2005 dai militari Usa a Bagdad mentre portava in salvo la giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena.
• Quando il 25 ottobre 2007 la Corte d’Assise di Roma sentenziò che non si poteva processare Mario Lozano, il soldato che aveva sparato contro la Toyota Corolla sulla quale viaggiava il marito («Per difetto di giurisdizione l’imputato deve essere prosciolto»), commentò indignata: «Lo hanno ucciso per la seconda volta. Sto pensando di restituire la medaglia d’oro al valor militare conferita a Nicola dal presidente della Repubblica ma è una decisione grave che devo prendere assieme ai miei figli». Il 19 giugno 2008 la Cassazione ha rigettato il ricorso della procura e delle parti civili: «Questa sentenza riduce la morte di mio marito a una vicenda e a un dolore strettamente privati».
• Dapprima commercialista, poi per nove anni funzionario del Ministero delle Finanze, e dirigente presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
• «Il primo uomo importante della mia vita è stato mio nonno, Pietro Mancini, avvocato e fondatore del Partito socialista in Calabria. Da bambina mi incantava non con le favole ma con i ricordi dei giorni passati a scrivere la Carta Costituzionale...».
• Alla nascita del partito democratico, si schierò con Walter Veltroni: «Ha un modo di stare vicino alle persone che, se applicato alla politica, potrebbe risultare rivoluzionario». In seguito considerata bersaniana.
• Dopo le elezioni del 2013 fu indicata come pontiera con i deputati del Movimento 5 Stelle. «Insieme a Luigi Zanda e Davide Zoggia è stata scelta dal segretario del Pd Pier Luigi Bersani per trattare con tutte le altre forze parlamentari la nomina dei presidenti delle Camere e di quelli delle Commissioni» (Fiorenza Sarzanini) [Cds 18/3/2013].
• «Parrebbe esistere una zona di onore statico tributato alle persone colpite duramente negli affetti (è successo a Olga D’Antona; Rosa Calipari, Carol Beebe Tarantelli)» (Marianna Rizzini) [Fog 23/6/2012].
• Due figli, Silvia e Filippo.