28 maggio 2012
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Biografia di Mario Caligiuri
• Soveria Mannelli (Catanzaro) 28 settembre 1960. Professore universitario, Presidente della Società Italiana di Intelligence, Politico (Democrazia Cristiana, Forza Italia, Pdl, Grande Sud).
• Professore ordinario di Pedagogia della comunicazione all’Università della Calabria, dove dirige dal 2007 il primo Master in Intelligence delle università italiane, promosso con Francesco Cossiga. Ha insegnato Comunicazione pubblica alla Sapienza di Roma. Ha collaborato e collabora con le Alte Scuole dello Stato. Nel 2018 viene eletto Presidente della Società Italiana di Intelligence, che ha lo scopo di fare diventare questa disciplina una materia di studio nelle università italiane.
• Nel 1985 diventa il sindaco più giovane d’Italia a Soveria Mannelli, comune in provincia di Catanzaro. Lo resterà ininterrottamente fino al 2004 e poi dal 2009 al 2010, facendo diventare la sua città il comune più Informatizzato d’Italia (Censis, 2003) e laboratorio di innovazione amministrativa e di provocazioni culturali a livello nazionale, tanto che l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, in occasione del centesimo anniversario della sua istituzione nel 2001, individuò Soveria Mannelli come uno dei dieci comuni a maggiore vocazione universalista di tutto il Paese (ANCI, 2001).
• Da Sindaco, fu autore del primo esperimento di e-democracy d’Italia, fece approvare il bilancio comunale di previsione 2004 via Internet con l’intervento di oltre 100 cittadini. Ha promosso dal 1988 la kermesse culturale d’agosto, “Essere a Soveria", facendo diventare il comune un porto franco di riflessioni culturali e un punto di incontro per intellettuali e rappresentanti delle istituzioni di tutto il Paese.
• Come sindaco ha sviluppato un’amministrazione «snella e moderna che ha portato enormi benefici alle attività imprenditoriali del luogo. La casa editrice Rubbettino occupa quasi cento persone, l’azienda Camillo Sirianni che produce arredi scolastici esportandoli in tutta Europa, la più antica fabbrica della lana fondata in Calabria che continua a produrre con macchine della fine dell’Ottocento, i funghi delle aziende di Soveria Mannelli che arrivano nei mercati di mezza Europa e addirittura le olive carolee che sono finite sulla tavola di Obama quando era alla Casa Bianca. Le migrazioni di massa non ci sono più, anzi l’economia del paese è riuscita a fare da traino per l’intero territorio. La nuova era di Soveria Mannelli è iniziata nel 1985 quando venne eletto sindaco ad appena 25 anni Mario Caligiuri. Da esperto in comunicazione riuscì a portare il paese al centro delle cronache nazionali. Accanto a lui chiamò esponenti del mondo culturale tra i più importanti d’Italia: da Vittorio Sgarbi ad Altan, da Giordano Bruno Guerri (nominato assessore per "il dissolvimento dell’ovvio”) ad Aldo Busi. Quel piccolo borgo diventò improvvisamente noto. Si riuscì a innescare un circolo virtuoso che ancora oggi fa di Soveria Mannelli un piccolo miracolo calabrese» (Gaetano Mazzucca) [La Stampa 25/8/2010].
• Provocatore culturale, nominò nel 1997 lo scrittore Giordano Bruno Guerri assessore comunale al dissolvimento dell’ovvio, intestò strade e piazze immaginifiche come "Via col Vento", "Largo ai Giovani", "Largo al poeta ignoto", "Salita/Discesa Marcello Marchesi" (sempre la stessa); oppure (nel settecentesimo anno del suo arresto) all’ultimo Gran maestro templare Jacques de Molay, o la prima strada al fondatore dell’Opus Dei Josèmaría Escrivá de Balaguer. Nel 1995 sostenne, praticamente in solitaria in Italia, l’elezione di Jacques Chirac alla elezione della Presidenza della repubblica francese. Nel 1996, organizzò, venerdì 13 settembre alle ore 17, il primo raduno delle onoranze funebri: "Morire oggi in Italia: problemi e prospettive" , sponsor suo cugino Chiodo, titolare dell’omonima impresa («Perché ostinarvi a vivere quando con pochi soldi vi portiamo da qui all’eternità?»). Installò al centralino del comune la segreteria telefonica con la voce di Piero Chiambretti: "Buongiorno, sono Piero Chiambretti, risponde il Comune di Soveria Mannelli: il comune non esiste più. Per le vostre lamentele rivolgetevi ad altro comune", "Buongiorno sono Piero Chiambretti, vi rispondo dal Comune di Soveria Mannelli: da qui sono passati Garibaldi, Vittorio Emanuele III e De Gasperi, e adesso avete telefonato anche voi. Meditate"). Nel 2005, in coincidenza con i tanti casi di madonne piangenti in Italia, nel Palazzo comunale di Soveria Mannelli lacrimò un busto di Garibaldi (Marcello Veneziani) [Il Giornale", giugno 1995].
• Ha scritto Pietrangelo Buttafuoco: "Solo i visionari possono fare i sindaci. Solo i visionari hanno il senso della realtà, e realista su tutti è Mario Caligiuri, che si scatena in Calabria regalando alla miscela neutra delle delibere la generosa follia della politica...Nel fantastico villaggio di Soveria, sembra di stare nella bottega di Ragueneau, l’amico delle Muse, il pasticcere protettore dei poeti, protetto a sua volta da Cyrano di Bergerac" (Pietrangelo Buttafuoco) [Amica, 23.5.2001].
• Mario Caligiuri, professore universitario, per il "New York Times" è stato uno dei sindaci più lungimiranti tra quelli che hanno amministrato città italiane. «Mr. Caligiuri, 56 anni, cinque mandati consecutivi come sindaco» per il celebre giornale americano è l’uomo simbolo dell’era digitale calabrese e del Sud poiché, in una piccola realtà come Soveria Mannelli, ha fatto «rivivere le imprese a conduzione familiare trasformando la città in un modello di innovazione per il Sud sottosviluppato d’Italia». (Gaia Pianigiani) [New York Times, 8.12.2016].
• Assessore alla Cultura della Regione Calabria e Presidente degli Assessori alla Cultura d’Italia dal 2010 al 2014. A conclusione del suo mandato ha dato conto alla comunità calabrese del suo operato: "l’idea di costruire un modello di sviluppo economico basato sulla cultura ha determinato un’attenzione senza precedenti in 44 anni di vita regionale, con investimenti diretti e indiretti per oltre ottocento milioni di euro. I risultati, confermati da dati e analisi di enti nazionali e internazionali, dimostrano che la direzione può essere quella giusta. La BANCA D’ITALIA ha evidenziato nel giugno del 2014 che, in un contesto severo, brillano le luci dell’export agroalimentare e della cultura, che contribuisce alla ricchezza della regione per il 15 per cento, indicatore destinato a crescere. L’INVALSI ha dichiarato che dal 2009 al 2013 gli studenti calabresi hanno ridotto le distanze nelle competenze scolastiche allineandosi sostanzialmente a quelle del resto d’Italia. L’UNIONCAMERE ha attestato che le aziende direttamente impegnate nel settore culturale sono 29.000, determinando un miliardo di Prodotto Interno Lordo nella regione. L’ISTAT ha confermato che oggi la Calabria non è più l’ultima regione d’Italia nella lettura di libri e giornali poiché abbiamo superato le regioni più popolose del Mezzogiorno, come la Sicilia e la Campania. Il CENSIS ha rilevato che siamo la terza regione d’Italia nella consultazione dei libri elettronici. L’INFOCAMERE ha individuato nella Calabria la prima regione d’Italia che ha avuto nel 2013 il maggior incremento di imprese innovative. L’UNESCO ha riconosciuto il primo bene culturale dell’umanità in Calabria: la manifestazione della “Varia” di Palmi".
• Presidente della fondazione "Italia Domani", dal 1980 è iscritto all’Albo dei Giornalisti. Editorialista del "Quotidiano Nazionale", dove, prima di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, espose dal 2006 il problema fondamentale dei "costi della politica", ritenendoli determinanti nell’individuazione di una classe politica inadeguata.
• Appassionato di Altan, al quale ha dedicato nel 1997 una mostra e un volume, Sostiene Cipputi!. Altan ha commentato: «Ho tentato di descrivere la mia esperienza a Soveria Mannelli ad amici e parenti. Nessuno mi ha creduto».
• Devoto di San Gennaro, è l’unico non campano a fare parte del Comitato Diocesano San Gennaro Guardia d’Onore alla Cripta.
• Appassionato del Palio di Siena, al quale ha dedicato un libro Visioni di Palio (Cantagalli, 2021).
• Laureato in storia, ha pubblicato nel 1996 Breve storia della Calabria (Newton e Compton), che è il libro sulle vicende della propria regione più diffuso di tutti i tempi: 130 mila copie vendute. Oggi un libro di culto, perché introvabile.
• Nel 2010 Giorgio Galli, con il quale ha scritto Come si comanda il mondo. Teorie, volti, intrecci (2017) e Il potere che sta conquistando il mondo. Le multinazionali dei paesi senza democrazia (2020), ha concluso il suo libro Storia del pensiero politico occidentale (Baldini & Castoldi) citando come primo autore Aristotele e come ultimo autore Caligiuri, per i suoi studi sulla formazione delle élite come aspetto fondamentale delle democrazie.
• Per la casa editrice Rubbettino dirige le collane "Laboratorio di Intelligence dell’Università della Calabria" e "Pedagogia anima mundi"
• Ha pubblicato, tra l’altro, Le lobby queste "conosciute" (Rubbettino, 1999, Premio Palmi), Prove tecniche di democrazia. Il progetto educativo di John Dewey in Turchia (Rubbettino, 2007), La formazione delle Élite. Una pedagogia per la democrazia, (Rubbettino, 2008), Cyber Intelligence. Tra libertà e sicurezza (Donzelli, 2016), Calabria anima mundi (Ferrari, 2019), Come i pesci nell’acqua. Immersi nella disinformazione (Rubbettino, 2019, Premio SIPED), La vera nascita della questione. Le conseguenze sul Meridione della Prima Guerra Mondiale e del Referendum istituzionale (Grimaldi, 2020). Per una ricostruzione della storia d’Italia attraverso l’intelligence, ha curato per Rubbettino la trilogia Francesco Cossiga e l’intelligence (2011), Aldo Moro e l’intelligence. Il senso dello Stato e le responsabilità del potere (2018), Giulio Andreotti e l’intelligence. La guerra fredda in Italia e nel mondo (2021).
[aggiornata il 6 maggio 2021]