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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Alberto Cairo

• Ceva (Cuneo) 17 maggio 1952. Fisioterapista. Opera a Kabul. Sue corrispondenze dalla capitale pubblicate regolarmente da Repubblica e piene di delicatezza. «Angelo di Kabul? Non voglio soprannomi melensi».
• «Ho studiato da avvocato. Ma a 30 anni ho riscoperto una grande passione per la fisioterapia e così sono entrato nella Croce Rossa Internazionale. Nel 1988 sono arrivato a Kabul. Allora c’erano le truppe sovietiche e per convincerle a lasciarci aprire un centro medico assicurammo che avremmo curato anche i militari. Da allora sono stato l’unico occidentale a rimanere in questo Paese tanto a lungo».
• «Da anni ridà speranza a migliaia di afgani, maciullati nel corpo e distrutti nell’anima. Alto, magrissimo, capelli brizzolati e barba corta, Alberto Cairo ha un sorriso fanciullesco e un’aria mite sotto cui si nasconde un’autentica forza della natura. Quella che ogni giorno, dal 1990 in poi, nonostante le guerre, i bombardamenti e i cambi di regime, lo conduce all’ospedale della Croce Rossa Internazionale dove dirige il Progetto ortopedico che, oltre a Kabul, conta altri cinque centri nel resto dell’Afghanistan. Parla perfettamente il darì, la lingua simile al persiano che insieme al pashtun è la più diffusa a Kabul. Si rivolge per nome ad ognuno dei suoi ospiti, ne conosce le storie, i drammi, le speranze. Li assiste con una dedizione totale e un entusiasmo contagioso» (Luigi Geninazzi).
• «La sua cifra è la discriminazione positiva. “Non esistono avanzi d’uomo. Finché ci saranno discriminazioni fisiche, continuerò ad assumere solo disabili per curare disabili”» (Annarita Briganti) [Rep 27/5/2011].
• « Agli amputati che hanno concluso la riabilitazione viene data la possibilità di lavorare  nell’officina che fabbrica gli arti artificiali (ben 15mila l’anno, in massima parte prodotti con materiali di riciclo), perché in un paese come questo chi subisce un’amputazione non trova più lavoro» [Rep 15/2/2013].
• «Sinora sono state assistite circa 100mila persone dal progetto, che da anni assume solo ex pazienti ("discriminazione positiva")» [Rep 8/6/2013]
• Ha promosso lo sviluppo di un campionato di pallacanestro in carrozzina in Afghanistan.
• Autore di Storie da Kabul (2003) e Mosaico afghano (2010).
• Candidato nel 2010 al Nobel per la Pace.