28 maggio 2012
Tags : Tania Cagnotto
Biografia di Tania Cagnotto
• Bolzano 15 maggio 1985. Tuffatrice. Figlia di Giorgio e Carmen Casteiner, entrambi tuffatori. In coppia con Francesca Dallapé medaglia d’argento nel trampolino sincro alle Olimpiadi di Rio del 2016. Altre medaglie: oro dalla piattaforma agli Europei 2004, argento a quelli del 2002 (e bronzo nel sincronizzato con Maria Marconi), bronzo nel trampolino 3 mt ai Mondiali 2005 e 2007, 5ª nella stessa specialità alle Olimpiadi di Pechino (2008). Agli Europei 2009, oro nel trampolino 1 mt, 3 mt e sincronizzato in coppia con Francesca Dallapé. Ai Mondiali 2009, bronzo nei 3 mt, argento nel sincro. Nonostante un incidente in motorino (30 punti al ginocchio, microfrattura tibiale e frattura del terzo medio dello scafoide della mano sinistra), partecipò ai Mondiali 2011 vincendo l’oro per i 3 mt. Alle Olimpiadi di Londra 2012, gareggiando nel trampolino 3 mt, non arrivò sul podio per venti centesimi di punto. Agli Europei 2013, oro nel trampolino 1 mt e sincro (sempre con la Dallapé), argento nel trampolino 3 mt. Ai Mondiali 2013, argento sincro e 1 mt. Votata tra i migliori atleti europei del 2013. Un oro e due bronzi ai campionati mondiali di Kazan (Russia) nel 2015; tre medaglie d’oro e una d’argento agli Europei di nuoto e di tuffi di Londra nel 2016. Ha partecipato in tutto a cinque Olimpiadi (Sydney, Atene, Pechino, Londra e Rio).
• «Dai tre metri si esprime l’abilità, i dieci metri sono un concentrato di fascino, pazzia e grande tensione».
• Ha iniziato a gareggiare ad alto livello nel 1999. «Due genitori che si occupavano della medesima cosa, e cioè di insegnare (forse convincere) ai bimbi, come buttarsi in uno specchio d’acqua da altezze variabili (tre, cinque, dieci metri), si trovarono alle prese con un problema comune a tanti altri genitori: la prole. La domanda più frequente in casa Cagnotto-Casteiner è: “E a chi la lasciamo, Tania?”. E siccome le baby sitter costano e le nonne talvolta latitano, alla fine Tania si trovò suo malgrado dentro una piscina, usata come parco giochi. “È andata così: guardavo papà e mamma, ascoltavo i consigli che davano agli altri bimbi. Per me era tutto un gioco”. Poteva finire altrimenti? Con una mamma campionessa italiana e un papà medagliato olimpico?» (Paolo Rossi).
• «Provarono in tutti i modi a farmi praticare altri sport come lo sci, il tennis. Perfino il balletto... La verità è che i miei non se la sono mai tirata. Non m’hanno mai mostrato filmini, o ricordato con nostalgia i loro tempi. Siete stati voi giornalisti a farmi capire il valore assoluto dei miei» [Rep 24/10/2013].
• «Nel mondo delle piscine, che sta prendendo spazi sempre più ampi (anche troppo) è l’antidiva, l’antipaparazzi, la semplicità» (Gianni Mura).
• «A Londra perde due medaglie (di bronzo) per mezzo punto, ma non fa sceneggiate contro i giudici cattivi. Come fosse cresciuta in un Paese in cui la cultura sportiva è più viva che in Italia.» (Gianni Mura). «Come ho fatto a superare Londra? Razionalmente non so spiegarlo. Credo che sia nel nostro Dna, nell’educazione ricevuta, nel percorso di formazione fatto, nel vedere le cose della vita. Dare libero sfogo alle lacrime è stata la cosa più giusta. (…) Ho avvertito un grande senso di vuoto. Una spossatezza. Mi sforzavo di non pensare. Di non ripensarci» [Rep 6/4/2013].
• La sua giornata: «Sveglia libera, basta presentarsi a colazione alle 8,15 ed essere operativi alle 9. Riscaldamento, ginnastica, tappeto elastico, trampolino a secco, preparazione acrobatica fino alle 10,30. Poi, piscina fino a mezzogiorno. Pranzo alle 13 e, dopo, due ore di libertà: si va in stanza, ci si riposa, si guarda un film, possiamo usare il cellulare. Alle 16 si torna al lavoro, atletica o pesi, a seconda dei giorni, e di nuovo piscina fino alle 18,30. Poi, doccia, fisioterapia, cena, chiacchiere e, alle undici, a letto. Anche prima, a volte» (Gian Luca Favetto) [ven 13/11/2015].
• Ha una società di famiglia, la Cagnotto F&C Sas, che si occupa di marketing e organizzazione di eventi sportivi.
• È testimone di Herbalife. «Prendo 1.300 euro al mese dalla Finanza e al massimo ho toccato i 70mila euro annui con gli sponsor» [S24 1/8/2009].
• Ama il ballo: «La trasmissione della Carlucci è l’unico reality dal quale accetterei un invito».
• «Attenta a bere solo dal suo bicchiere quando va in discoteca, ha ammesso che, pur non avendo mai provato droghe, senza la paura dell’antidoping qualche tiro di canna l’avrebbe fatto» (Panorama).
• Soffre di vertigini e ha paura dell’ascensore. «Mi tuffo da piattaforme altre dieci metri. Ma quando salgo in ascensore è diverso: se c’è gente che mi sovrasta, ho la sensazione di cadere nel vuoto» [Iod 24/3/2012].
• In passato una relazione con Francesco Dell’Uomo, tuffatore (anche lui allenato dal padre di Tania), il 24 settembre 2016 ha sposato all’Elba il compagno Stefano Parolin, commercialista: «Io e Stefano ci siamo conosciuti lì e volevamo sposarci assolutamente al mare. Ci siamo incontrati in barca a vela sull’isola, lui era lo skipper» (Stefania Saltalamacchia) [Vty 4/8/2016].
• Nel 2013 posò nuda per la copertina di Playboy. «Tattica diversiva per recuperare la fiducia dopo le delusioni olimpiche: azzerare le pressioni e recuperare serenità dedicandosi ad altro» (Giulia Zonca) [Sta 24/7/2013].
• È stata testimone di nozze della collega Francesca Dallapé.
• Ha annunciato il ritiro dopo le Olimpiadi di Rio 2016.