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 2012  maggio 26 Sabato calendario

Arrestato il maggiordomo del Papa: «È lui il corvo del Vaticano»

• Dopo la cacciata dallo Ior del presidente Ettore Gotti Tedeschi, ieri è arrivato l’arresto del cameriere di Benedetto XVI, considerato il “corvo”, o uno dei “corvi” che negli ultimi mesi hanno passato documenti interni della Santa Sede ai media. L’arrestato si chiama Paolo Gabriele, doppia cittadinanza, italiana e vaticana, da molti anni al servizio di Benedetto XVI. [leggi Il fatto del giorno]  Le voci circa il possibile fermo da parte della Gendarmeria vaticana guidata dal comandante Domenico Giani, su indicazione della triade dei cardinali posti dal Papa a comporre la commissione di indagine interna, erano circolate ai più informati tre giorni fa. L’uomo è accusato di reati considerati gravi: violazione della corrispondenza di un capo di Stato e, dunque, attentato alla sicurezza del Paese, la Città del Vaticano. Dentro il suo appartamento sarebbero state trovate carte e prove. La legislazione pontificia recepisce quella italiana ed è possibile che – se condannato – il cameriere rischi 30 anni di carcere, da scontare in Italia, visto che la prigione di Castel Sant’Angelo è ormai chiusa da secoli. Gabriele ora è a disposizione del promotore di giustizia vaticano, Nicola Picardi. La presunta talpa sarà sottoposta a tre gradi di giudizio. «Sarà il tribunale apostolico a giudicarlo dal momento che il reato del quale è accusato si è consumato in Vaticano», ha spiegato don Davide Scito, docente di Diritto Canonico all’università Pontificia Santa Croce. Il Papa ha appreso la notizia riguardante il proprio aiutante di camera ed è rimasto costernato. Le agenzie hanno definito il Pontefice, sentendo fonti a lui vicine, come «addolorato e colpito». [Ansaldo, Rep]


• I documenti trafugati e ritrovati in fotocopia nella casa di Gabriele sarebbero relazioni top secret indirizzate a Benedetto XVI e al suo segretario Georg Gaenswein: dal caso dell’ex direttore di Avvenire Dino Boffo alla scomparsa di Emanuela Orlandi, fino allo scandalo del San Raffaele. [Ansaldo, Rep]


• Paoletto Gabriele, 46 anni, sposato e con tre figli, compunto e servizievole, scrive Ansaldo su Rep. È in servizio dal 2006 nell’appartamento di Ratzinger dopo essere stato per anni alla Prefettura della Casa Pontificia. [La Rocca, Rep]


• Il procedimento penale avviato dalla magistratura vaticana contro Paolo Gabriele segue per grandi linee quelli che si svolgono in Italia. Compete al promotore di giustizia Picardi svolgere l’istruttoria sulla vicenda, interrogare l’indagato (il quale ha la facoltà di farsi assistere da un legale di fiducia) e acquisire le prove. A conclusione dell’istruttoria, il promotore presenta le conclusioni (richiesta di giudizio o di archiviazione) a un giudice unico: quello attuale è Piero Antonio Bonnet. Se viene disposto il processo, vi sono tre gradi di giudizio: il Tribunale di prima istanza, presieduto da Giuseppe Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto; la Corte d’Appello, presieduta dal vescovo Josè Maria Serrano Ruiz; e il tribunale di ultima istanza (Il Tribunale della Signatura Apostolica), la Corte di Cassazione vaticana, il cui presidente è il cardinale Raymond Leo Burke e della quale sono componenti altri due cardinali, Jean-Louis Tauran e Paolo Sardi. [La Rocca, Rep]