Rassegna, 24 maggio 2012
Governo spaccato sulla discarica vicino a Villa Adriana
• Il governo Monti si trova in difficoltà e spaccato per la vicenda della discarica di Roma che dovrebbe sorgere a Corcolle, a meno di un chilometro in linea d’aria da Villa Adriana. Il problema è particolarmente grave perché nel giro di pochi mesi Malagrotta chiuderà (a meno di un’ennesima proroga) e la Capitale rischia di dover affrontare una vera emergenza rifiuti. Ieri il sottosegretario Antonio Catricalà ha confermato in una nota la fiducia al prefetto Giuseppe Pecoraro, Commissario delegato per il superamento dell’emergenza ambientale nella provincia di Roma da sempre favorevole a Corcolle, e gli ha richiesto di «portare avanti nell’esercizio pieno dei suoi poteri il mandato conferitogli dal precedente esecutivo». Alla notizia il ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi si è infuriato (da sempre si dice «contrarissimo» alla discarica di Corcolle), mentre il ministro dell’interno Annamaria Cancellieri ha chiesto un «approfondimento da parte del consiglio dei ministri». Anche il sindaco Gianni Alemanno e la Provincia di Roma hanno ribadito il loro no. A sostenere il prefetto Pecoraro nella sua scelta è soltanto il presidente della Regione Lazio Renata Polverini. [Amabile, Sta]
• Dice Legambiente che, rispetto all’ipotetica discarica di Corcolle, la fascia di rispetto di Villa Adriana è a soli 700 metri e soprattutto «sotto il sito c’è il condotto dell’Acqua marcia che porta l’acqua a Roma» e «la falda sotterranea» che alimenta i pozzi di Acea, cioè i rubinetti della Capitale. [Amabile, Sta]