Rassegna, 24 maggio 2012
Berlusconi: «Non mi ricandido come premier»
• Nei giorni scorsi erano circolate voci secondo cui, dopo la batosta elettorale delle amministrative, insoddisfatto del lavoro del segretario Angelino Alfano, Silvio Berlusconi avrebbe intenzioni di riprendere la guida del partito. Ieri l’interessato ha smentito categoricamente, ha confermato che non si ricandiderà come premier alle prossime elezioni e, a domanda se resterà in campo, ha risposto dubbioso: «Questo me lo chiedo anch’io». [leggi Il fatto del giorno] Sulla Stampa Magri ci offre una ricostruzione dell’incontro di ieri mattina fra Berlusconi e lo stato maggiore del Pdl: «Risulta che Alfano, spalleggiato dai capigruppo Cicchitto e Gasparri, abbia profittato di una riunione col Capo per dirgli che, primo, la smetta di dare corda alla Santanché (individuata come fonte della fuga di notizie) e che, secondo, il partito ha una classe dirigente niente affatto disposta a farsi sciogliere per decreto, tanto più per inseguire improbabili progetti di confederazione tra liste le più variopinte, dai giovani agli animalisti, come Silvio istintivamente avrebbe in animo. Pare che lui abbia guardato Alfano e gli altri con gli occhi sgranati, quasi gli fossero attribuite parole mai dette e pensieri mai pensati».
• Sandro Bondi ieri ha offerto le sue dimissioni da coordinatore del Pdl, dimissioni respinte da Berlusconi. [La Mattina, Sta]
• «(...) Berlusconi va dicendo che non si riconosce più nel Pdl, che medita di tornare in campo in prima persona, tranne poi smentire tutto, escludendo una ricandidatura alla premiership. Il punto è che un pensierino a un progetto solitario di una lista tutta sua, di un ritorno alle origini del ’94 lo ha fatto e continua a sognarlo. Sono molti a eccitarlo su questa strada, come l’ex governatore del Veneto Galan e Daniela Santanchè. Forse a lei, a Libero e al Giornale di Sallusti ieri Alfano si riferiva quando ha detto che “è in atto il tentativo chiaro di avvelenare i pozzi”. “Non ci saranno smottamenti del gruppo dirigente - diceva ieri il segretario alla Camera -. Non ci sarà la proliferazione di liste: lo spezzatino non mi sembra l’idea migliore per il progetto dei moderati”». [La Mattina, Sta]