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 2012  maggio 21 Lunedì calendario

Attentato di Brindisi, un video del killer

• Sulla strage di Brindisi, è spuntato fuori un filmato in cui si vede un uomo in giacca scura che aziona un telecomando o un cellulare nel momento esatto dell’esplosione davanti alla scuola Morvillo-Falcone. Gli inquirenti sperano di ottenere le sue impronte nel chiosco di panini in cui si era riparato e da qualche mozzicone di sigaretta. Scrive Caccia (Cds): «Sui cinquant’anni, giacca e pantaloni, con un odio feroce verso quell’istituto, verso quelle ragazze. Perché? “Conosceva bene il territorio, la scuola e gli orari”, ragiona il giudice Dinapoli. E allora ecco, che se la mafia non c’entra e non c’entra neppure la Sacra Corona Unita, e se il procuratore aggiunge pure che “potrebbe trattarsi di un gesto isolato e individuale”, la verità potrebbe trovarsi proprio nascosta tra quelle mura, dove di giorno studiano le ragazzine ma di sera si organizzano corsi per adulti e lavoratori. Gli inquirenti si sono già fatti consegnare gli elenchi degli iscritti. Eppoi tutti i nominativi dei docenti, dei bidelli, degli amministrativi, di ieri e di oggi. Alla ricerca del possibile movente. Perché comunque è la scuola, la pista che a questo punto sembra quella privilegiata, a meno che non si voglia credere al Breivik nostrano o all’Unabomber folle del Brindisino. Gli alibi di tutti in queste ore vengono vagliati. Sono state interrogate già più di 120 persone».

• Il killer ha un’età apparente tra i 50 e i 55 anni, la statura inferiore al metro e settanta, non più di 1,65 secondo calcoli e misurazioni della polizia scientifica. Del volto s’intuisce la fisionomia, non mostra segni particolari. L’uomo tiene entrambe le mani in tasca guardando avanti a sé, verso la scuola Francesca Morvillo Falcone che dista una ventina di metri. All’improvviso estrae la sinistra e fa un gesto puntando in direzione della scuola. Forse dopo aver visto l’arrivo delle studentesse. Come se azionasse il radio-comando che porterà all’esplosione delle tre bombole di gas nascoste nel cassonetto. [Bianconi, Cds]

• L’ordigno esploso davanti alla scuola di Brindisi era abbastanza sofisticato, anche se a basso costo: gpl, fili elettrici, polvere pirica e un dispositivo volumetrico, cioè un sensore che, attivato dall’impulso inviato dal telecomando, ha fatto scoppiare la bomba. [Caccia, Cds]

• Oggi a Mesagne, alle 16.30, sarà celebrato l’ultimo addio a Melissa Bassi e arriverà il presidente del Consiglio, Mario Monti. Caccia (Cds) fa sapere che «c’è però una discreta tensione, forse uno scontro in atto, tra le due procure che indagano sulla strage. Cataldo Motta, procuratore capo di Lecce, ieri negava perfino l’esistenza del video del killer, dicendosi scettico pure sulla teoria del “gesto individuale”. Di sicuro non ha gradito la conferenza stampa tenuta in mattinata dal collega di Brindisi. Troppo clamore, secondo lui, può danneggiare l’inchiesta».