Rassegna, 21 maggio 2012
Terremoto al Nord, Emilia sfregiata. Sette morti
• Alle 4.04 di domenica mattina il Nord Italia è stato travolto da una scossa di terremoto di magnitudo 5.9. Epicentro a sei chilometri di profondità, a 36 chilometri a nord di Bologna, tra le province di Modena e Ferrara. Le vittime sono sette, una cinquantina i feriti, gli sfollati almeno tremila, i danni incalcolabili. Le zone più colpite sono il Modenese, il Ferrarese e il Bolognese: Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Mirandola, Sant’Agostino, Dosso. [leggi Il fatto del giorno] Per il sismologo Enzo si è trattato della «scossa di maggiore intensità ipotizzabile in un’area come questa». Per il resto della giornata lo sciame sismico è continuato (un centinaio di repliche) con una media tra i 3 e i 5 gradi di magnitudo e un’impennata, nel primo pomeriggio, del 5.1. [Alberti, Cds]
• Le vittime del terremoto sono quattro operai che lavoravano di notte e tre donne. Nicola Cavicchi, Leonardo Ansaloni, Gerardo Cesaro e Naouch Tarik erano tutti turnisti dalle 20 alle 6 del mattino, sotto i rispettivi capannoni, a Sant’Agostino, in provincia di Ferrara. [Pasqualetto, Cds] Delle altre tre vittime, scrive Alberti (Cds): «Nerina Balboni aveva 103 anni e non era di sicuro al suo primo terremoto. Ha tentato di uscire da quel casolare a Sant’Agostino, nel Ferrarese, dove viveva da sempre: l’hanno trovata morta nel tinello, a pochi metri dalla porta d’ingresso con una profonda ferita al capo provocata dal crollo di una parte del soffitto. La seconda vittima è nel Bolognese, a Sant’Alberto di San Pietro in Casale: Gabi Ehsemann, una tedesca di 39 anni da tempo in Italia per motivi di lavoro, è stata stroncata da un infarto subito dopo la scossa: l’ha trovata a letto, ormai senza vita, un coinquilino. Un ictus ha invece stroncato Anna Abeti, 86 anni, a Vigarano Mainarda: la donna si è sentita male poco dopo la scossa ed è morta all’ospedale di Ferrara».
• «La sequenza sismica è ancora in atto: solo un’ora e mezzo fa c’è stata un’altra replica di magnitudo 5.1 e le scosse continueranno ancora», ha avvertito a metà pomeriggio Stefano Gresta, presidente dell’Istituto di Geofisica. «Il primo evento sismico – spiega la sismologa Concetta Nostro – è stato all’1.13, il secondo il più pesante alle 4.03 di magnitudo 5.9, da allora ci sono state più di altre 100 scosse». [Amabile, Sta]
• Storicamente nel ferrarese ci sono stati altri terremoti importanti. «Il primo di cui abbiamo notizia – spiega la sismologa dell’Ingv, Concetta Nostro – è del 1570 di magnitudo 5.5, poi nel 1987 di magnitudo 5.4 a circa 40 chilometri da quello di ieri». Gli esperti escludono che questo nuovo sciame sismico sia collegabile a quello dello scorso gennaio. «Il contesto tettonico – precisa Malagnini – è diverso. Ma anche quei due terremoti di gennaio sono legati, come questo, ai movimenti della stessa microplacca adriatica, che negli ultimi mesi ha avuto un’attività piuttosto intensa». [Arcovio, Sta]