Rassegna, 15 maggio 2012
Aperta la tomba di De Pedis, nessuna traccia della Orlandi
• Ieri è stata aperta la tomba di Renatino De Pedis nella basilica romana di Sant’Apollinare. All’interno c’era effettivamente il corpo del boss della Banda della Magliana e non è stata trovata alcuna traccia che possa rimandare al caso di Emanuela Orlandi. Anche se, nella cripta, accanto alla sua tomba sono state trovate altre duecento cassette con resti ossei. «Risalgono all’epoca pre-legge napoleonica – ha spiegato un inquirente - tuttavia le analizzeremo una a una, con scrupolo», perché, ha precisato il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone, l’attività investigativa «è finalizzata alla ricerca dei resti di Emanuela Orlandi». Per analizzare le ossa ci vorranno settimane. Un lavoro che potrebbe non portare a nulla. [Angeli, Rep]
• «(…) Un’iniziativa, quella di aprire la tomba, maturata al termine di un complesso iter giudiziario ed auspicata un po’ da tutti, in particolare dal momento in cui, nel corso del programma Chi l’ha visto, nel settembre 2005, una telefonata anonima suggerì di “vedere cosa c’è nella tomba”. Perfino il Vaticano, per anni poco collaborativo con la magistratura italiana, aveva dato il via libera». [Galeazzi, Sta]
• Il corpo di Renatino De Pedis era ben conservato, così come gli abiti: vestito blu, camicia bianca ingiallita. [Angeli, Rep]