Rassegna, 15 maggio 2012
Discussione sui rimborsi elettorali, solo in 15 a Montecitorio
• Alla Camera ieri si discuteva della legge di revisione dei rimborsi elettorali dei partiti. I deputati presenti in Aula erano 15. Scrive Feltri sulla Sta: «Due o tre o massimo quattro della Lega (a rotazione), altrettanti del Pd, compreso il granitico Ugo Sposetti, uno che di soldi ai partiti ci capisce e vuole continuare a capirci, e poi Mario Tassone dell’Udc, Benedetto Della Vedova del Fli. Insomma, senza farla tanto lunga, il numero dei deputati accorsi alla discussione generale attorno alla storica e rivoluzionaria norma che ridimensionerà i foraggiamenti ai partiti, restituendo loro l’applauso e la fiducia dell’elettorato, diciamo così, variava da un minimo di dieci a un massimo di quindici, escluso il presidente di turno Maurizio Lupi. Cioè, nell’ora topica della contrizione, del ravvedimento e del riscatto, la percentuale degli onorevoli sul pezzo andava dall’1,5 al 2,3 degli eletti, che avanti di questo passo sarà anche la percentuale dei loro partiti alle prossime elezioni».