Rassegna, 15 maggio 2012
Eurogruppo, il rigore resta: niente Golden Rule
• A Bruxelles si sono riuniti i ministri finanziari dell’Eurogruppo. È stata ribadita la linea del rigore. La commissione Affari economici del Parlamento europeo ha bocciato un emendamento di Roberto Gualtieri (Pse) che, in nome della cosiddetta Golden Rule, proponeva di non contabilizzare nel calcolo dei deficit due quinti degli investimenti produttivi. I ministri si sono poi augurati che Atene rimanga nell’euro. «I membri dell’eurozona hanno una determinazione incrollabile di mantenere la Grecia nell’Unione monetaria. Non immagino neppure che se ne possa andare: è un non senso, è un assurdo, è solo propaganda», ha dichiarato il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker. Diversi, in realtà i toni di Austria e Germania. «Abbiamo già fatto grandi sforzi, il massimo possibile. Non vedo che cosa si sarebbe potuto fare di più in termini di contenuto», aveva dichiarato il ministro tedesco Schauble. E l’austriaca Fekter era stata ancora più minacciosa: «Non si può semplicemente abbandonare la zona euro. Per farlo, un Paese deve prima uscire dall’Unione europea. In un secondo tempo può negoziare una riadesione, ma guarderemmo due volte prima di riammetterlo». [Bonanni, Rep]
• Secondo le stime della Commissione europea, l’anno prossimo la Spagna avrà un deficit più che doppio rispetto al tetto del 3% che si era impegnata a rispettare. In più il governo ha imposto alle sue banche, colpite dalla bolla immobiliare, ricapitalizzazioni per 30 miliardi di euro che non sembrano facilmente reperibili. C’è il rischio che lo Stato debba intervenire peggiorando ancora i suoi conti. [Bonanni, Rep]