Rassegna, 15 maggio 2012
Borse giù, bruciati 120 miliardi
• Lunedì nero per le Borse europee che, a causa della crisi politica greca e del tonfo elettorale di Angela Merkel, bruciano in tutto 120 miliardi di euro. Milano da sola ne perde 9, lasciando sul campo il 2,74% del suo valore. [leggi Il fatto del giorno] Su Piazza Affari pesa anche il dato record del debito italiano, (1.946 miliardi a marzo) e il calo delle entrate nei primi tre mesi (0,5%). Passa in secondo piano il buon esito di un’asta da 3,5 miliardi di Btp a tassi quasi invariati (3,91%). Lo spread torna a volare: chiude a quota 428, ma durante la giornata supera 430. Quello tra i bonos spagnoli e il bund tedesco, dopo aver superato il record di 492 punti base, chiude a 476. L’euro scivola a 1,28 dollari, il minimo da gennaio. Poco prima delle 23 arriva un nuovo colpo da Moody’s che declassa 26 banche italiane. Tra le cause «il ritorno dell’Italia in recessione e le misure di austerità del governo». [Polidori, Rep]
• Tra le banche italiane declassate da Moody’s ieri sera ci sono tutte le più grandi: il giudizio di Monte dei Paschi è stato tagliato di due gradini, da Baa1 a Baa3, quello di Unicredit e di Intesa SanPaolo di un gradino (da A2 ad A3). Il rating di Ubi Banca è passato da A3 a Baa2 e quello di Banco Popolare da Baa2 a Baa3. [Spini, Sta]