Rassegna, 14 maggio 2012
Grecia ancora senza governo
• Il presidente greco Karolos Papoulias ha proposto ai socialisti del Pasok, ai conservatori di Nuova Democrazia e alla sinistra radicale (Syriza) di formare un governo di unità nazionale che resti in carica per due anni e porti a compimento le riforme che servono, magari rinegoziando l’accordo con la Troika. Solo che Alexis Tsiparas, leader di Syriza, ha rifiutato l’invito: «Quelli che hanno governato negli ultimi anni non riescono ad accettare il messaggio arrivato dalle urne e continuano con i ricatti. Non saremo complici dei loro crimini». Il presidente greco ha visto anche i leader degli altri gruppi entrati in Parlamento e continua oggi la mediazione. Aleka Papariga, alla guida dei comunisti, ha annunciato che proporrà di cancellare il piano di salvataggio concordato con la troika e ha proclamato nuove manifestazioni ad Atene. [Frattini, Cds]
• Entro la fine di giugno Atene deve realizzare tagli per 11,5 miliardi di euro in cambio degli aiuti promessi da Unione Europea, Banca centrale europea, Fondo monetario internazionale. [Frattini, Cds]
• Mentre la Grecia cerca di formare un governo, nel frattempo dall’Europa sono arrivati ieri due avvertimenti. Il primo dal governatore della Banca centrale del Belgio, Luc Coene, che ha parlato esplicitamente della possibilità che la Grecia esca dall’euro in un’intervista al Financial Times: «È possibile». Il secondo in una notizia dello Spiegel che sostiene che l’Europa è pronta a continuare a dare sostegno alla Grecia anche dopo un’uscita dall’euro, non per sostenere la spesa statale, ma per rimborsare i bond ancora in mano alla Bce. [Mastrobuoni, Sta]