Rassegna, 11 maggio 2012
Calcioscommesse, arrestati tre ultras del Bari
• Tre ultras del Bari sono stati arrestati per ordine del procuratore capo di Bari Antonio Laudati. Si tratta di Alberto Savarese, Raffaele Lo Iacono e Roberto Sblendorio. Per loro l’accusa è di violenza privata aggravata ai danni di alcuni calciatori biancorossi nella passata stagione di campionato. Spiegano Foschini e Mensurata (Rep): «I tre sedicenti capi ultrà, ricostruiscono i giudici, una volta capito che i giocatori del Bari già retrocesso avevano cominciato a fare cassa vendendosi le partite avevano deciso di partecipare al banchetto e si erano resi disponibili a fare da tramite anche a favore di terzi investitori (ancora da identificare). Così in più di un’occasione si sono presentati per minacciarli dai giocatori, negli spogliatoi, e li hanno minacciati (durante Bari-Chievo nel mezzo del controllo anti doping). La testimonianza chiave è quella di Marco Rossi, ex giocatore del Bari: “Poco prima della partita Cesena-Bari (il 17 aprile del 2011, ndr), alcuni capi ultrà avevano intimato ai rappresentanti dei giocatori, tra cui il portiere Gillet e lo stesso Andrea Masiello, di perdere le successive due partite di campionato, ovvero Cesena-Bari e Bari-Sampdoria, in quanto avevano essi stessi scommesso sulla sconfitta del Bari”».
• I capi ultras del Bari se la prendono con due giornalisti, Giuliano Foschini di Repubblica ed Enzo Magistà di Telenorba, colpevoli di averli criticati nei loro servizi. Sblendorio al telefono con Loiacono: «In altri tempi avremmo spaccato tutte cose, bombe a Repubblica, mazzate a Magistà... Io, tu e Alberto ci dobbiamo vedere... in altri tempi avremmo fatto il bordello...». [Longo, Sta]