Rassegna, 10 maggio 2012
Adinolfi, un identikit degli attentatori
• Sull’attentato all’ad dell’Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi, la Digos si sta concentrando sulle impronte trovate sullo scudo dello scooter; sugli identikit dei due attentatori; sulle nuove testimonianze e sui filmati delle videocamere di sicurezza acquisiti in queste ore. I due vestiti di nero, per qualche istante, hanno scoperto il volto. Le visiere dei caschi erano alzate, qualcuno li ha visti bene e quindi descritti agli inquirenti. Uno indossava occhiali da sole, l’altro ha i capelli lunghi e castani. La procura ha poi sentito alcuni dirigenti e funzionari di Ansaldo Nucleare. Tema: le commesse in corso. Compresa quella più contestata dagli antagonisti, cioè lo smantellamento della centrale di Trino Vercellese. [Numa, Sta]
• Sul sito Indymedia ieri è comparso un documento di un sedicente gruppo terrorista, i Gap (Gruppi Armati Proletari), che si richiama anche all’omonima sigla dei tempi della Resistenza. Nel testo si solidarizza con gli autori dell’agguato ad Adinolfi, collegando l’evento all’attentato al consigliere Udc di Torino Alberto Musy, il 21 marzo scorso. Per la Digos il documento vale poco o niente. [Numa, Sta]
• Alcuni seguaci dei gruppi filo-terroristi hanno aggiunto al loro nome (vero o falso) sui profili di Facebook la parola Tokarev. Un omaggio alla pistola semi-automatica sovietica, prediletta dalle Br di prima generazione e utilizzata lunedì mattina dal commando di Genova per ferire il dirigente dell’Ansald. [Numa, Cds]