Rassegna, 7 maggio 2012
In Serbia Tadic avanti. Ma in Parlamento vincono i nazionalisti
• Il presidente filoeuropeo Boris Tadic vince il primo turno delle presidenziali serbe, ma i nazionalisti sono in vantaggio alle politiche, secondo le proiezioni della notte. Tadic, che corre per il terzo mandato, ha superato per la terza volta (come era già successo nel 2004 e nel 2008) il populista Tomislav Nikolic. Ma si tratta di una vittoria risicata (26,8% a 25,6%) che costringerà i due candidati al ballottaggio del 20 maggio. Alle politiche invece il partito progressista di Nikolic ha ottenuto il 24,7 % davanti proprio ai democratici di Tadic (23,2%). [Cds]
• Al ballottaggio peserà anche la questione del Kosovo. Stabile (Sta): «Nessun partito, tranne i liberaldemocratici, è disposto a riconoscere l’indipendenza dell’ex provincia a maggioranza albanese, dove paradossalmente la moneta corrente è già l’euro, adottato in via unilaterale, senza dover passare attraverso i duri criteri di Maastricht. La mediazione di Bruxelles, e dell’Osce, ha permesso ai 110 mila serbi che vivono in Kosovo di votare. Pochi, il 17%, sono andati alle urne. Sicuramente pochissimi per Tadic, che non li ha appoggiati nella loro richiesta di secessione dalla provincia secessionista».