Rassegna, 4 maggio 2012
Il dissidente Chen chiede asilo politico agli Usa
• Il dissidente cieco Chen Guangcheng ha telefonato ieri al Congresso americano per chiedere asilo politico negli Usa. L’uomo si trova ancora all’ospedale Chaoyang, a Pechino, dove è stato accompagnato dal personale dell’ambasciata Usa. Con lui, la moglie e i due figli piccoli. Un cordone di polizia impedisce a chiunque, giornalisti e diplomatici compresi, di avvicinarsi. Scrive la Sala (Sta): «Un clima che smonta quindi l’ottimismo manifestato appena 24 ore fa dai funzionari americani che parlavano di una serie di “garanzie” ottenute da Chen. Invece, giunto all’ospedale, l’attivista che si batte contro gli aborti forzati si è ritrovato senza la protezione di nessun membro del corpo consolare americano, ha appreso che la moglie, dopo la sua fuga, era stata minacciata di morte, percossa, e legata per due giorni a una sedia mentre i suoi persecutori si erano insediati nella sua casa».