Rassegna, 3 maggio 2012
I poteri del supercommissario Bondi
• Il commissario Enrico Bondi vigilerà sui livelli di spesa e sui capitoli di costo di tutti i palazzi pubblici, fatta eccezione per il Quirinale, la Corte costituzionale e il Parlamento. Potrà inviare gli «ispettori» di palazzo Chigi (Ispettorato della Funzione pubblica) nelle stanze chiave dei ministeri e richiedere documentazione anche classificata. Potrà disporre della Ragioneria generale dello Stato (ministero dell’Economia) per passare ai raggi x anche i conti delle autorità indipendenti. Segnalerà ai governatori, nel rispetto del principio di sussidiarietà e di leale collaborazione, le spese anomale delle Regioni «sottoposte a piani di rientro dal disavanzo sanitario». [Martirano, Cds] Avrà il potere di imporre ispezioni e persino di sostituirsi, in casi estremi, alle amministrazioni poco collaborative. [Guerzoni, Cds]
• La bozza di decreto «per la razionalizzazione della spesa pubblica» prevede che il commissario straordinario presenti un «cronoprogramma» entro due settimane dalla nomina. Da allora, ed entro il termine improrogabile di un anno, dovrà presentare a Monti una relazione ogni mese. [Barbera, Sta]
• Bondi avrà due uffici: una a largo Chigi (stanze attigue a quelle del ministro Giarda) e una in via XX Settembre al ministero dell’Economia. [Martirano, Cds]