Rassegna, 1 maggio 2012
Prelievi sospetti, Stiffoni cacciato dalla Lega
• Il senatore della Lega Piergiorgio Stiffoni è stato espulso dal partito. Lo ha deciso ieri il consiglio federale leghista. Stiffoni è finito nelle indagini sui soldi del Carroccio per aver acquistato diamanti per 200 mila euro e ora anche per operazioni anomale sul conto della Lega al Senato, di cui aveva la delega fino a tre giorni fa. Spiega De Riccardis su Rep: «Il Nucleo di polizia tributaria della Finanza ha cristallizzato una serie di operazioni “sospette”: prelievi in contanti ed emissioni di assegni circolari tra il 2010 e il 2011, per una somma tra i tre e i quattro milioni, dal conto della Lega alla Bnl di Palazzo Madama, oggetto anche di diverse segnalazioni dell’Uif, l’Ufficio di informazione finanziaria della Banca d’Italia che ha, tra l’altro, il compito di contrastare il riciclaggio. Movimentazioni che potrebbero costare al senatore l’iscrizione, nei prossimi giorni, nel registro degli indagati per peculato, perché i gruppi parlamentari hanno una funzione pubblica e in questa veste ricevono fondi dallo Stato».
• Sul caso Stiffoni scrive Ferrarella del Cds: «L’idea che egli possa aver in sostanza preso temporaneamente in prestito denari del partito, attorno ai 300.000-400.000 euro, in attesa poi di rimetterli nella cassa del Carroccio, è qualcosa che Stiffoni stesso avrebbe accennato a Federico Bricolo, il capogruppo dei senatori leghisti che è stato ascoltato come teste dai pm venerdì scorso, stesso giorno delle dimissioni e dell’autosospensione di Stiffoni».
• Il Consiglio federale della Lega ha deciso come impiegare i tre milioni di euro recuperati dall’ex tesoriere Francesco Belsito: due milioni andranno alle sezioni, uno ai risparmiatori danneggiati dal crac di Credieuronord, la banca voluta da Bossi e in cui avevano investito migliaia di militanti. [De Riccardis, Rep]