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 2012  maggio 01 Martedì calendario

Monti: «Tagli immediati per 4,2 miliardi». Tre super tecnici per il governo

• Mario Monti si è presentato particolarmente agguerrito e deciso alla conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri sulla spending review. Ha fatto sapere che occorre subito un taglio della spesa pubblica di 4,2 miliardi di euro per evitare l’aumento dell’Iva a ottobre», aumento che però «non è scongiurato». Poi ha annunciato una serie di nomine per aiutare il governo sui punti caldi. Enrico Bondi, il risanatore della Parmalat incaricato di razionalizzare la spesa per beni e servizi. Avrà carta bianca e poteri ispettivi che potrebbero dare risultati già entro l’anno. Poi l’economista Francesco Giavazzi che dovrà mettere intervenire sugli aiuti alle imprese. Infine Giuliano Amato, scelto per consigliare il governo sui rapporti con sindacati e partiti, la riforma dell’articolo 49 della Costituzione e i soldi ai partiti. Monti ha poi attaccato Pdl e Lega. Prima sull’Imu: «Se oggi c’è l’Imu bisogna accettare l’amara verità che è stata abolita l’Ici senza valutarne le conseguenze. L’Ici non andava abolita con la situazione di finanza pubblica esistente. Se all’Imu si preferisce la patrimoniale, il governo è pronto a valutare ogni proposta che garantisca la parità di gettito effettivo». Poi sulla disobbedienza fiscale proposta da Roberto Maroni e da Angelino Alfano: «Esprimo una parola di sdegno. Chi ha governato, chi governa e chi si candida a governare non può giustificare l’evasione fiscale, né tanto meno istigare a non pagare le tasse, o a istituire personali ed arbitrarie compensazioni fra crediti e debiti verso lo Stato». [Buzzanca, Rep]

• Entro due settimane Bondi dovrà fornire il programma degli interventi poi, anche con la possibilità di disporre ispezioni, segnalare al Consiglio dei ministri le «attività suscettibili di soppressione». Nello stesso tempo Giavazzi e Amato, che lavoreranno a titolo gratuito, dovranno fornire «analisi e raccomandazioni» sulla spesa pubblica destinata alle imprese e al finanziamento di partiti e sindacati. Il Comitato dei ministri (Monti, Piero Giarda, il ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi, il vice dell’Economia Vittorio Grilli e il sottosegretario alla Presidenza Antonio Catricalà) avrà due mesi per «verificare tutti gli elementi di spesa non vincolati, con l’obiettivo di realizzare tagli senza danneggiare i cittadini». E dovrà assistere i ministri che, entro il 31 maggio, dovranno presentare un piano di risparmi. Cioè «un progetto di interventi di revisione e riduzione della spesa, atti a generare i risparmi, e di misure di razionalizzazione organizzativa per gli esercizi futuri». [Sensini, Cds]