Rassegna, 30 aprile 2012
Nel Danubio il cadavere dell’ex ministro del Petrolio libico
• Nel Danubio, nei pressi di un parco di Vienna, è stato ritrovato ieri il corpo del 69enne Shukri Ghanem, già premier libico dal 2003 al 2006, poi ministro del tesoro e stretto collaboratore di Gheddafi. L’uomo era scappato dalla Libia nel maggio scorso, nel pieno della rivolta. La polizia non sa ancora spiegare le cause delle morte, sul corpo, vestito e senza documenti, non sono stati trovati segni evidenti violenza. Spiega Cremonesi (Cds): «Il personaggio è troppo importante e la sua morte troppo misteriosa per non sollevare sospetti. Ghanem era un tipo che sapeva un sacco di cose, compresi i rapporti personali e finanziari tra Gheddafi e tanti leader internazionali. A Tripoli e Bengasi i leader della coalizione di transizione sono assolutamente certi che milioni di dollari libici siano tutt’ora a disposizione degli ex amici della dittatura nei forzieri delle grandi banche internazionali. Ghanem era però un uomo controverso anche tra i ranghi del vecchio regime. Scelto da Gheddafi per i suoi contatti nell’universo petrolifero, da circa un decennio si era avvicinato a Saif Al Islam, il figlio del dittatore noto per le sue avances riformiste e oggi in attesa di processo nelle mani delle brigate rivoluzionarie di Zintan. I suoi nemici più accesi erano dunque tra i circoli conservatori: i leader delle tribù Gheddafi e Warfallah, la nomenklatura contraria a qualsiasi cambiamento».
• Il 19 giugno in Libia si vota. Sono le prime elezioni dalla morte di Gheddafi, il 20 ottobre scorso. [Cremonesi, Cds]