Rassegna, 30 aprile 2012
Strage di cristiani in Africa: 28 morti
• A Kano, nel nord della Nigeria, i militanti islamici di Boko Haram hanno attaccato, all’interno di un campus universitario, un teatro all’aperto dove si stava svolgendo la messa cristiana domenicale: i morti sono almeno 22. Poco dopo un altro attacco a Maiduguri, nel nord-est del Paese: qui uomini armati hanno ucciso almeno cinque persone riunite in una chiesa, compreso il sacerdote che diceva messa. Intanto a Nairobi, in Kenya, un terrorista, probabilmente somalo, ha lanciato una granata, in una chiesa dove stava per cominciare la funzione domenicale provocando un morto. I feriti sono 26: sei gravi e quattro moribondi. [leggi Il fatto del giorno] Spiega Alberizzi sul Cds: «Coordinato e ben pianificato il primo attacco in Nigeria. Un gruppo di miliziani in motocicletta ha superato i cancelli dell’Università di Bayero, a Kano. I terroristi si sono avvicinati al teatro all’aperto dove la domenica i cristiani cantano inni sacri prima e dopo la messa. La maggioranza della comunità degli universitari è comunque musulmana, per cui nel campus c’è anche una moschea. I centauri, circondata l’arena, hanno lanciato almeno tre granate artigianali, lattine di bibite imbottite di esplosivo, provocando le prime vittime, sei, ha raccontato un reporter della France Presse. A quel punto sono entrati in azione i complici arrivati ai cancelli del campus in auto: imbracciati i mitra hanno falciato i fedeli che scappavano. Ma non era ancora finita. I terroristi in ritirata hanno attaccato i cristiani presenti a un’altra cerimonia al complesso sportivo del campo: anche lì hanno ucciso alcuni fedeli in preghiera. Il bilancio di 22 morti rischia di essere provvisorio perché i feriti erano dispersi dappertutto, anche sul retro delle palazzine dell’università.
• Boko Haram, che in lingua hausa significa «l’educazione occidentale è peccato». [Alberizzi, Cds]
• Sulla stage di cristiani Vecchi del Cds ha sentito il ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi, che ha spiegato: «Nell’Africa Occidentale c’è un nuovo attivismo islamista che ha i suoi punti di forza in organizzazioni come Boko Haram, in Nigeria, e Aqmi, ovvero al Qaeda nel Maghreb Islamico, soprattutto nel Mali. Lì si rischia veramente di trovarsi di fronte qualcosa che ricorda l’Afghanistan... Del resto abbiamo già l’esempio, emblematico, dell’Iraq, dove è in corso una epurazione dei cristiani, una pulizia etnica che attraverso assassinii sistematici vuole costringere i cristiani ad abbandonare le terre che hanno sempre abitato e dove convivono con i musulmani da più di mille anni. In Nigeria sta accadendo qualcosa di analogo: soprattutto nel Nord islamizzato, si vuole costringere all’esodo la minoranza cristiana».