Rassegna, 27 aprile 2012
Pdl: «Cambiamenti o non votiamo la riforma del lavoro»
• A sorpresa, il Pdl ha fatto sapere che, se il governo non compirà «cambiamenti sostanziali», non voterà la riforma del lavoro. «Molte cose vanno cancellate, altre vanno corrette. Il governo non potrà contare sull’appoggio del Pdl se insiste su norme che distruggerebbero occupazione» ha precisato Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl al Senato. [Grion, Rep]
• Emendamenti presentati al testo sulla riforma del lavoro: 1.048. [Grion, Rep] L’ex ministro del Welfare Maurizio Sacconi chiede di cancellare l’intero articolo che limita l’uso dei contratti a termine. Paolo Nerozzi e Achille Passoni (senatori del Pd ed ex sindacalisti della Cgil) vogliono riammettere per legge i delegati della Fiom negli stabilimenti Fiat. L’Italia dei valori propone per i neopapà un congedo obbligatorio di 15 giorni ecc. [Salvia, Cds]
• A differenza di quasi tutti i provvedimenti del governo Monti passati finora in Parlamento, la riforma del lavoro non è un decreto legge ma un disegno di legge. E quindi non c’è il limite dei 60 giorni per la conversione che in questi mesi ha compresso i tempi del dibattito, ad esempio, sulle liberalizzazioni o sulle semplificazioni fiscali. [Salvia, Cds]