Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  aprile 24 Martedì calendario

I pirati liberano la Enrico Ievoli dopo quattro mesi

• Dopo quattro mesi in mano ai pirati somali, la nave Enrico Ievoli, dell’armatore napoletano Marnavi, è stata rilasciata dietro pagamento di un riscatto. Stanno tutti bene i 18 membri dell’equipaggio, tra i quali sei italiani. La notizia è stata data dal ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi. Il capitano della nave, che sta tornando in Italia, ha rassicurato: «È tutto sotto controllo, l’equipaggio sta benissimo». [Mastrogiacomo, Rep]

• Su Rep Mastrogiacomo ripercorre la vicenda della Enrico Ievoli: «Era il 27 dicembre scorso. Salpata dal porto di Fujairah, negli Emirati Arabi, e diretta nel Mediterraneo con un carico di 15.750 tonnellate di soda caustica, la Enrico Ievoli era stata assaltata da un gruppo di pirati somali al largo dell’Oman. Non era la prima volta. Già nel marzo del 2006 era stata presa di mira. L’intervento della fregata Euro della Marina militare italiana aveva sventato l’arrembaggio. A dicembre scorso i pirati erano stati più veloci e abili. A bordo c’erano diciotto membri di equipaggio: sei italiani, tutti siciliani, 5 ucraini e 7 indiani. Il comandante, Agostino Musumeci, un vero lupo di mare, era riuscito a lanciare l’allarme e a indicare al centro operativo della società armatoriale l’esatta posizione del cargo. È iniziata l’attesa. I primi contatti con i mediatori, il negoziato con la banda di pirati che controllava la nave, il pagamento del riscatto».