Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  aprile 24 Martedì calendario

Fornero all’Alenia: critiche e applausi

• Elsa Fornero si è presentata ieri alla sede dell’Alenia a Torino per spiegare e discutere la riforma del lavoro con 1.300 tra operai e tecnici. Grande attesa, molto scetticismo e critiche dei sindacati per la scelta del ministro, che ha iniziato l’incontro mettendo le mani avanti: «Non sono qui a cercare applausi, o a tenere comizi. Non sono un politico, non sarei capace. Penso però che sia importante che il governo parli con i lavoratori. Ma, guardate, non è una cosa straordinaria: voi mi avete invitata e io ho detto sì. Un fatto semplice, mi pare». Quando la Fornero ha spiegato che si doveva «abbattere il debito per evitare il rischio del default», dall’hangar si è alzata una voce: «Perché per abbattere il debito, avete cominciato proprio da noi?». C’è chi ha gridato dalla platea: «Mettete la patrimoniale se volete trovare i soldi». I sindacalisti sono intervenuti a placare gli animi. Poi al microfono sono andate le tute blu. Hanno chiesto «perché non riducete i costi della politica». O anche «perché lei non ha rinunciato al sistema retributivo per la sua pensione personale?». Molti hanno protestato perché «con i problemi del debito e degli investimenti la modifica dell’articolo 18 non c’entra nulla». Alla fine l’assemblea ha applaudito. All’uscita molti operai si sono detti «non convinti» dagli argomenti del ministro: «Però lei ha avuto il merito di venire a parlarci». [Griseri, Rep]