Rassegna, 23 aprile 2012
Inchiesta sull’embargo violato sui dati delle presidenziali
• Su Internet migliaia di francesi hanno aggirato il divieto di diffondere i risultati degli exit poll prima delle 20 usando messaggi in codice come: «Olanda batte Ungheria 27 a 25». Oppure: «Meteo: 29 gradi ad Amsterdam, 25 a Budapest». Hanno giocato sull’assonanza Hollande-Olanda e sulle origini ungheresi di Sarkozy. C’è chi invece ha anticipato i risultati senza giri di parole (sostenendo che erano già stati diffusi): la Procura di Parigi ha aperto un’inchiesta che riguarderebbe l’agenzia France Presse, due testate belghe, una svizzera, un sito neozelandese e un giornalista belga che ha diffuso dati su Twitter. La France Presse si è difesa così: «Diversi media hanno iniziato a pubblicare stime basate sui seggi che hanno chiuso alle 18». [Cds]
• «(…) Sarkozy giocherà la carta della paura e della protezione. Finora ha cercato soprattutto di impietosire i francesi: “Capitemi”, “aiutatemi”. Ora tenterà di spaventarli - la caduta dei mercati, il timore della sinistra - e di rassicurarli. Giocandosi il duello tv (Hollande gliene concederà uno solo, probabilmente il 2 maggio) sulla linea della “scelta di personalità”: sicurezza contro mitezza, forza contro sorriso». [Cazzullo, Cds]