Rassegna, 20 aprile 2012
L’India lancia un missile in grado di colpire Pechino
• L’India ha lanciato per prova il missile China killer, in grado di colpire un obiettivo a 5.000 chilometri di distanza viaggiando a 7.000 metri al secondo. Il nomignolo China killer è dovuto al fatto che per la prima volta New Delhi ha dimostrato di poter raggiungere virtualmente Pechino o Shanghai con una testata nucleare da una tonnellata, piazzata dentro un razzo lungo 17 metri, totalmente progettato e costruito con tecnologia indigena. Da qui il tripudio nella base di lancio dell’isola di Wheeler al largo delle coste dell’Orissa e le parole di orgoglio del primo ministro Manmohan Singh, che ha definito China killer una «pietra miliare» nella ricerca «della sicurezza e nella preparazione a esplorare le frontiere della Scienza». Il governo cinese ha affidato alla tv di Stato delle contestazioni tecniche su Agni V, e a una rivista del regime un commento caustico, dove nella sostanza si consiglia all’India di abbassare la cresta. La Cina possiede infatti più del doppio delle testate nucleari indiane, che sono un centinaio. Inoltre il suo Donfeng (razzo nucleare dal poetico nome di Vento dell’Est) può volare per 11.500 km, e raggiungere in un soffio ogni città e villaggio dell’Asia, Europa orientale compresa. [Bultrini, Rep]
• Il nuovo missile indiano, dedicato al dio del fuoco Agni. [Bultrini, Rep]
• Finora le uniche nazioni dotate di missili intercontinentali erano i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu: Stati Uniti, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna. Ora si aggiunge l’India. [Molinari, Sta]