Rassegna, 19 aprile 2012
Fmi: credito più difficile per le banche italiane
• Nel rapporto sulla Stabilità finanziaria presentato ieri dal Fondo monetario internazionale è scritto che «la solidità delle banche italiane è elevata» ma «prevediamo una riduzione dell’offerta di credito del 2,7% nei prossimi due anni, un punto in più della media delle maggiori banche europee». Gli istituti europei presi in considerazione dal Fmi – precisamente 58 tra cui 5 italiani (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Banco Popolare e Ubi banca) – infatti «dovranno far fronte complessivamente ad un ridimensionamento dei bilanci e dell’attività per 2.600 miliardi, il 7% del totale». Con la conseguenza appunto di dover stringere i cordoni della Borsa. In più, secondo le cifre del Fondo la quota di investitori stranieri che compreranno titoli di Stato italiani nel resto dell’anno sarà del 42% nel caso migliore e del 31,7% nel peggiore (attualmente la quota di debito in mani estere è del 48,8%) e gli investitori italiani, soprattutto le banche, dovranno impegnare nel finanziamento dai 205 ai 241 miliardi di euro. [Tamburello, Cds]