Rassegna, 18 aprile 2012
Frequenze tv, il Pdl attacca Monti: «Patti traditi»
• Il vertice a Palazzo Chigi tra Mario Monti e i leader di Pdl, Pd e Terzo Polo, durato più di cinque ore, si è concluso con una polemica sull’asta delle frequenze tv, nonostante il premier a fine serata si sia detto soddisfatto parlando di «un nuovo patto tra governo e partiti». Al tavolo oltre a Monti, Angelino Alfano, Pierluigi Bersani e Pier Ferdinando Casini hanno trovato i ministri Passera, Fornero, Giarda, Patroni Griffi, Moavero, Severino, il sottosegretario Catricalà e il viceministro all’Economia Grilli. Sulla crescita si è trovato un accordo e oggi il governo presenterà il documento in Consiglio dei ministri. Sulle frequenze televisive invece Alfano ha parlato di “patti traditi” e di danno per Mediaset. [Casadio e D’Argenio, Rep]
• Questo l’oggetto del contendere sulle frequenze tv: il governo ha inserito il tetto di cinque Multiplex, che corrispondono a circa cinque canali digitali ciascuno. Rai e Mediaset ne hanno già quattro e aspettano la conversione di vecchie frequenze (Dvbh) in digitale (Dvtb). Per l’ex ministro Pdl Paolo Romani la conversione avverrà entro 90 giorni, quindi prima della gara escludendo di fatto i due ex monopolisti che avrebbero già cinque Multiplex. Per il ministero dello Sviluppo «è falso»: «Non è automatico che avranno la conversione e comunque non arriverà prima della gara», hanno spiegato i tecnici di Via Veneto. «E comunque il tetto è chiesto dall’Ue». [Casadio e D’Argenio, Rep]
• Le frequenze che verranno messe all’asta tra quattro mesi sono le frequenze 700 MHz del “dividendo digitale”, cioè quelle che si sono liberate grazie al passaggio alla tivù digitale terrestre e che ora quindi possono essere assegnate dallo Stato. L’emendamento, approvato al Consiglio dei Ministri, è passato ieri alla Commissione Finanze alla Camera e ora andrà al vaglio dell’Aula e poi del Senato. Dopodiché toccherà all’Agcom stilare le regole per il bando di gara. [Longo, Rep]