Rassegna, 17 aprile 2012
Breivik alla sbarra: «Ho ucciso per autodifesa»
• È iniziato a Oslo il processo ad Anders Behring Breivik, che il 22 luglio 2011 uccise 77 persone a Oslo e sull’isola di Utoya. Il killer, 33 anni, faccia gonfia, vestito nero e cravatta dorata, ha subito rivolto alle telecamere un saluto«dei cavalieri templari, segno di forza, onore e sfida ai tiranni marxisti d’Europa»: un colpo al petto e il braccio teso con il pugno chiuso. «Non riconosco questa corte che ha ricevuto il mandato da partiti che sostengono il multiculturalismo. Ho fatto tutto io. Ma non sono colpevole di niente. È stata autodifesa», ha dichiarato. Si è commosso poi davanti al filmato che sintetizza il suo progetto di sterminio. [Malaguti, Sta]
• Dopo due rapporti clinici che sono giunti a conclusioni opposte, spetterà ai giudici pronunciarsi sullo stato di salute mentale di Breivik. Se riconosciuto un soggetto psicotico incapace d’intendere e di volere sarà affidato a cure psichiatriche. In caso di comprovata responsabilità penale rischia fino a un massimo di 21 anni di carcere per atti di terrorismo, periodo di detenzione ulteriormente prorogabile ogni cinque anni se sarà provata la sua persistente pericolosità sociale. [Natale, Cds]