Rassegna, 17 aprile 2012
L’Imu si pagherà in tre rate
• Con un emendamento al decreto fiscale presentato da Gianfranco Conte del Pdl, la maggioranza ha stabilito che l’Imu sulla prima casa si potrà pagare in tre rate: il 18 giugno, il 17 settembre e il 17 dicembre. Le prime due tranche saranno meno pesanti del conguaglio, perché su entrambe si detrarranno i 200 euro fissi previsti per tutti, più i 50 euro per ogni figlio a carico di età non superiore a 26 anni. Sul conguaglio peseranno inoltre gli eventuali aumenti delle aliquote che entro fine settembre potranno essere decisi dal governo e dai Comuni. Lo spezzatino Imu e le aliquote più basse per la prima casa si applicheranno solo sull’abitazione dove il contribuente «e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente». In più «si applicano per un solo immobile». Per i coniugi separati, l’emendamento stabilisce che a pagare l’Imu deve essere quello che abita nell’immobile, anche se non ne è proprietario. [Russo, Sta]
• «Tre rate o due rate, quello che è certo è che con l’Imu si sta rasentando il ridicolo. Il contribuente deve pure provvedere a conteggiare quanto va allo Stato e quanto ai Comuni» (il presidente dell’ordine dei commercialisti italiani, Claudio Siciliotti). [Salvia, Cds]