Rassegna, 16 aprile 2012
Israele blocca in aeroporto la missione pacifista
• Ieri sarebbero dovuti partire per Israele 1.500 pacifisti di tutta Europa per partecipare alla terza edizione di Benvenuti in Palestina. Il programma prevedeva l’inaugurazione di una scuola e di un museo a Betlemme e una marcia per i diritti dei palestinesi. La maggior parte di loro sono rimasti a terra perché Israele aveva preparato una lista di 1.200 persone «non gradite» e aveva minacciato le compagnie aeree di far pagare loro le spese di rimpatrio. Chi è riuscito a sbarcare al Ben Gurion di Tel Aviv ha trovato 600 poliziotti e una lettera sarcastica del governo israeliano che ringraziava per aver fatto d’Israele l’oggetto delle sue preoccupazioni umanitarie», con l’invito a marciare piuttosto in Siria o in Iran. E in 43 casi, un decreto d’espulsione; in 31, un fermo nel carcere di Ramla: sono finiti agli arresti due fratelli italiani imbarcati a Kiev; due ragazze sono state respinte; altri non risultavano segnalati e hanno potuto raggiungere Betlemme senza problemi. Molti hanno minacciato azioni legali contro la decisione di Israele.[Battistini, Cds]
• A Fiumicino, nell’elenco dei sette sbarcati c’era anche Vauro, il vignettista che già aveva partecipato a missioni della Flotilla. Non s’è presentato, però, e in una divertita telefonata ha fatto sapere d’essere «già a Gerusalemme, sono arrivato qui vestito da suora pellegrina, ho aggirato i controlli: si vede che il Mossad non è così efficiente...». [Battistini, Cds]