Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  aprile 16 Lunedì calendario

Hollande e Sarkozy, sfida di comizi a Parigi

• Nicolas Sarkozy e François Hollande hanno tenuto ieri a Parigi quasi in contemporanea due mega-comizi. Nei due raduni contrapposti, gli ultimi nella capitale prima del voto di domenica prossima, ha cominciato a parlare Sarkozy, in Place de la Concorde, nel luogo dove cinque anni fa il presidente in carica  festeggiò la vittoria appena conquistata. Hollande invece ha scelto lo spiazzo davanti al castello di Vincennes, dieci chilometri più a est, nel parco abitualmente frequentato da tante famiglie parigine, per dare al suo meeting un tono conviviale, da picnic della domenica. Scrive Montefiori sul Cds: «Toni, e contenuti, diversi: Hollande è primo nei sondaggi (testa a testa al primo turno, netto vincitore al secondo) e può pensare ad amministrare il vantaggio, mentre Nicolas Sarkozy è costretto a continui nuovi annunci per sperare nella rimonta. Ieri, dopo mesi di tregua, il presidente è tornato ad attaccare il tabù della Bce. “Se l’Europa non vuole rimanere indietro nell’economia mondiale deve assolutamente fare ripartire la crescita – ha detto Sarkozy –. E sul ruolo della Banca centrale europea nel sostegno alla crescita apriremo il dibattito, faremo avanzare l’Europa. Voglio porre non solo il problema delle frontiere, riformando Schengen, ma anche la questione della Bce e della sua importanza ai fini della crescita».

• Il discorso di Sarkozy è durato 35 minuti, quello di Hollande 49. [Montefiori, Cds]

• Gli ultimi sondaggi dicono che al momento il 30% degli elettori francesi non intende recarsi alle urne domenica. [Ginori, Rep]