Rassegna, 12 aprile 2012
Vendola indagato: favorì la nomina del primario
• Il governatore della Puglia Nichi Vendola è finito sotto indagine per abuso d’ufficio per aver favorito Paolo Sardelli nella vittoria del concorso da primario di chirurgia toracica dell’ospedale San Paolo di Bari. L’accusa è stata resa nota ieri dallo stesso leader di Sel, in una conferenza stampa nella quale ha rivendicato la qualità della scelta: «Sono sereno. Vengo accusato di aver favorito la nomina di chi oggi viene considerato una delle più importanti autorità scientifiche a livello europeo e ha il merito di aver trasformato un reparto che non c’era in un’assoluta eccellenza». «L’accusa – ha spiegato Vendola – nasce soltanto dalle dichiarazioni di Lea Cosentino, persona che ha motivo di rancore nei miei confronti, visto che l’ho licenziata all’inizio delle inchieste sulla sanità pugliese in cui lei è risultata coinvolta e che adesso chiede tre milioni di euro di risarcimento». Ma i titolari dell’inchiesta, i pm Desirèe Digeronimo e Francesco Bretone e il procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno, parlano invece di «disegno criminoso» e accusano Vendola di aver «istigato» Lea Cosentino, l’ex commissario straordinario della Asl di Bari, (finita al centro dell’inchiesta sulla «rete» che scambiava appalti e nomine nella sanità pugliese sotto l’egida dell’ex assessore, ora senatore, Alberto Tedesco), ad avere «intenzionalmente procurato a Paolo Sardelli un ingiusto vantaggio patrimoniale». Oltre ad aver «arrecato un danno ingiusto a Marco Luigi Costernino, Achille Lococo e Gaetano Napoli», gli altri medici che avevano partecipato al concorso scaduto due volte. [Piccolillo, Cds]