Rassegna, 10 aprile 2012
Monti sbarca al Cairo a due settimane dal voto
• Nel pomeriggio di ieri il premier italiano è arrivato al Cairo, dove la situazione politica è elettrica perché si vota fra due settimane. Scrive Garbaldi (Cds): «Il candidato più forte, secondo le ultime valutazioni degli osservatori, è Omar Suleiman, per vent’anni al fianco del presidente deposto Mubarak, ex capo dei servizi segreti, responsabile del “dossier Palestina”. Un passo indietro, rispetto alle speranze di piazza Tahrir. L’altro pretendente forte è Khayrat el Shater, business man, già rivale economico della famiglia Mubarak, portato dai Fratelli Musulmani, vincitori delle elezioni parlamentari. Se ai loro seggi si aggiungono quelli dell’ala islamica più radicale (salafiti) si arriva al 71% del Parlamento. Fino a poco tempo fa sembrava ci fosse un accordo tra Consiglio supremo delle forze armate e Fratelli musulmani per spartire il potere. Ora, con la presentazione delle due candidature contrapposte, tutto pare saltato».
• L’Italia è il secondo partner commerciale dell’Egitto in Occidente, dopo gli Stati Uniti. [Garibaldi, Cds]