Rassegna, 10 aprile 2012
Renzo Bossi si dimette: «Sono sereno, so cosa ho fatto»
• Dopo giorni di polemiche Renzo Bossi ha annunciato le sue dimissioni dal Consiglio regionale lombardo. [leggi Il fatto del giorno] Queste le sue parole ai microfoni del Tgcom: «In questo momento di difficoltà e senza che nessuno me l’abbia chiesto faccio un passo indietro e mi dimetto. Sono sereno, so che cosa ho fatto e soprattutto che cosa non ho fatto. In consiglio regionale negli ultimi mesi ci sono stati avvenimenti che hanno visto indagate alcune persone. Io non sono indagato, ma credo sia giusto e opportuno fare un passo indietro per il movimento». Più tardi viene diffuso anche il contenuto di una sua lettera al quotidiano BresciaOggi: «Ritorno tra i ranghi per evitare che a pagare le conseguenze dell’attacco incrociato sia l’intero movimento e soprattutto mio padre. Da lui ho sempre preso esempio, nella vita e in politica, cercando di mutuare nel quotidiano i valori con cui ci ha cresciuti: rispetto, morale e coerenza. Lui si è dimesso da segretario della Lega per lasciare la giusta libertà di difesa. Io mi dimetto da consigliere regionale per evitare di prestare il fianco a nuovi ed infondati attacchi. Ho la tranquillità di chi sa che non ha mai fatto nulla di quello che è stato riportato dai media». Poco dopo il padre si è però lasciato sfuggire con i cronisti: «Ha fatto bene a dimettersi, erano due mesi che mi diceva che era stufo di stare in Regione». [Del Frate, Cds]
• Sul gesto di Renzo Bossi scrive Cremonesi (Cds): «Resta il giallo: è stato Bossi a imporre le dimissioni al figlio? C’è chi giura di sì, eppure la notizia ufficiale pare che Bossi l’abbia appresa questa mattina dai giornalisti. Forse perché, una volta di più, il figlio ha fatto di testa sua. Scegliendo di propria iniziativa, quanto meno, il momento dell’uscita di scena».