6 aprile 2012
Tags : Umberto Masetti
Dai milioni anni 50 all’impiego da benzinaio
• Tornato in Italia, Masetti ebbe molti problemi: «A Parma gli amici non c’erano più e trovare lavoro non è stato facile. Ho provato con le assicurazioni ma è andata male. Poi con un’azienda di moto: tirava brutta aria anche lì». Il campione superpagato che negli anni 50 si vantava di guadagnare anche 5 milioni a stagione, pensò pure di ricorrere alla legge Bacchelli (il Fondo a favore dei cittadini illustri che versano in stato di particolare necessità): «Però mia moglie ha una piccola lavanderia e non me l’hanno concesso». Negli ultimi anni fece il benzinaio: «Ho corso per una vita pagando le tasse, ma non ho diritto ad alcuna pensione. Ho lavorato tanto, ma non mi hanno riconosciuto i contributi. Così quando un amico mi ha proposto di dargli una mano all’Agip di Modena, sull’autostrada, ho detto: “va bene”» (Fiumi).