6 aprile 2012
Tags : Umberto Masetti
Gli inizi emiliani, in sella come un gagà
• Figlio di Nello, noto concessionario Gilera di Parma, uno zio pilota morto prima della sua nascita, Umberto Masetti si avvicinò alle corse nell’immediato dopoguerra: «Correva scappando da casa sua, anche il giorno di Pasqua per non rinunciare al circuito: la camicia linda, la cravatta che spuntava dal gilet, le scarpe profumate di vernicetta. In sella come un gagà, tra centauri polverosi, per non insospettire il babbo. “Lui però quella volta venne a sapere tutta la faccenda e lasciò il pranzo a metà per rincorrermi fino a Reggio; fortuna che arrivò tardi, a gara iniziata. A ogni giro mostrava il pugno e ciò che mi attendeva, ma alla fine mi abbracciò, perché avevo vinto e l’ultimo avversario, per starmi dietro, era finito nel fosso”» (Fiumi 1996).