Rassegna, 5 aprile 2012
Marchionne: «Fiat è un’azienda globale, non si possono fare scelte solo in ottica italiana»
• I dati presentati da Marchionne agli azionisti Fiat dicono che nel 2011 il 45% dei ricavi di Fiat-Chrysler è stato fatto in Nordamerica mentre il 37% arriva dall’Europa e il 15% dal Sudamerica. Ma se si passa dai ricavi ai profitti si scopre che il 52% è fatto in Nordamerica, il 37% in Sudamerica mentre l’Europa si ferma intorno al pareggio grazie alla somma algebrica tra i risultati dei marchi di lusso (più 400 milioni) e le perdite dei marchi generalisti (meno 500 milioni. Presentando i dati, Marchionne ha detto: «Siamo il settimo gruppo automobilistico mondiale, non siamo più un player marginale. Oggi Fiat è un’azienda globale, una multinazionale che macina profitti. Ecco perché pretendere che le scelte della Fiat vengano fatte solo in ottica italiana è una visione ristretta e pericolosa, che ci condannerebbe all’isolamento e alla scomparsa. La Fiat ha sempre cercato di trattare questo Paese con profondo rispetto, senza chiedere nulla e senza condizionare nessuno. Credo però che anche la Fiat meriti lo stesso trattamento. Ci sono ancora antagonisti che, per ragioni a noi incomprensibili, stanno facendo di tutto per ostacolare il progetto. Se riusciranno a impedire che venga realizzato non ci resterà che prenderne atto. Non saremo noi a quel punto i responsabili delle conseguenze». [Chiarelli, Sta, Griseri, Rep]