Rassegna, 4 aprile 2012
Gli Usa studiano droni a propulsione nucleare
• Gli Stati Uniti hanno studiato la possibilità di costruire droni a propulsione nucleare, capaci di volare per mesi e trasportare le armi più sofisticate. Il progetto è pronto per essere realizzato. I droni offrono la possibilità di sorvegliare, raccogliere informazioni di intelligence preziose e colpire direttamente i bersagli, a un costo limitato e senza mettere a rischio le vite dei piloti. Il problema è la loro autonomia e la capacità di svolgere tutti i compiti che i militari vorrebbero assegnare a questi piccoli aerei. Per esempio, il Reaper può trasportare fino a due tonnellate di carburante, e due tonnellate di munizioni e altri strumenti: quando è vuoto, può volare fino a quarantadue ore, ma quando è a pieno carico non va oltre le quattordici ore. Quindi ha sempre bisogno di una base che gli consenta di raggiungere l’obiettivo in meno di sette ore. Ora il Pentagono ha chiesto alla Northrop Grumman e ai Sandia National Laboratories, principale agenzia governativa per la ricerca nucleare, di trovare una soluzione, che potrebbe arrivare dalla propulsione atomica, come le navi e i sottomarini. Questo tipo di tecnologia consentirebbe ai droni di volare per mesi, senza fermarsi mai per un rifornimento, e darebbe loro la potenza necessaria per trasportare armi pesanti e sofisticate. [Mastrolilli, Sta]