30 novembre 1980
Tags : Cronologia dei terremoti dal 1861
L’ora degli sciacalli
• «Ormai è il momento del filo spinato. Onda 10, elicottero dell’aeronautica militare con il quale decolliamo da Capodichino in direzione delle zone terremotate, è pieno per due terzi di rotoli di recinzione metallica, con tanto di punte acuminate. Serviranno per difendere i magazzini di abiti e viveri dalla gente affamata e intirizzita dal freddo, ma soprattutto dai saccheggiatori per profitto. Lo spazio rimanente è diviso tra due giornalisti e due tende dirette a Potenza, dove non arriveranno mai. Su Napoli e su tutta la regione infuria la tempesta e per due ore e mezzo il pilota attenderà invano una schiarita che consenta di decollare. Il pilota, spazientito, decide infine di muoversi anche se il volo sarà sul filo della sicurezza. “Tanto è come in guerra”, spiega. Nuvole bassissime, folate di vento a ripetizione consigliano un atterraggio imprevisto ad Avellino, nel campo sportivo. Qui troviamo almeno una ventina di elicotteri di tutte le armi e di tutti i tipi. Qualcuno trasporta medici, altri cuscini o bare: tutti attendono che l’ira del cielo si plachi. Nel frattempo fuori del perimetro dello stadio la gente urla e piange sotto la pioggia per avere coperte. Si risponde di no perché molti, troppi, accaparrano e poi rivendono questo ed altro genere di aiuti». [Mino Fuccillo, Difesi con le armi i depositi di viveri, Rep. 30/11/1980]