Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Il presidente Sandro Pertini arriva in Irpinia e si rende conto di persona della grave situazione: ritardi dei soccorsi e mancanze dello Stato. Quando il suo elicottero atterra sul campo sportivo di Laviano si leva dalla folla tutt’attorno un grido: «L’elicottero! L’elicottero! Ieri doveva arrivare per salvare i feriti, non oggi per lo spettacolo». Miriam Mafai su Repubblica: «Un giovane dagli occhi febbricitanti: “Delinquenti! Colombo ha portato i soccorsi a Potenza, e a noi ci avete dimenticato” (...) Gli abitanti di Laviano sono stati lasciati soli, da domenica notte, a scavare con mani le macerie sotto le quali gridavano i feriti. “Nemmeno le pale, nemmeno le pale  ci avete mandato”». [Miriam Maffai, Rep. 26/1/1980]

• Quando Pertini scende dall’elicottero un giovane gli dice: «Presidente, i soccorsi sono arrivati tardi». Pertini lo guarda fisso e risponde: «Lo so, lo so». Con un gesto d’ira il giovane risponde: «Ecco quello che sapete dire: “Lo so, lo so”. Non vogliamo parole, vogliamo fatti». Poco dopo un signore basso e tarchiato: «Sono arrivato da Wiesbaden (Germania centro-occidentale) presidente, per cercare mia madre. Sono arrivato prima io delle autorità di Salerno». [Miriam Maffai, Rep. 26/1/1980]

• Sulla piazza di Laviano, sotto al monumento ai caduti della Prima guerra mondiale, sono allineate dodici bare. L’ultima è scoperta: dentro c’è una bimba di tre anni avvolta in un asciugamano di spugna. [Miriam Maffai, Rep. 26/1/1980]

• A Lioni i morti sono mille «e non sappiamo nemmeno dove metterli», dicono alcuni sopravvissuti. [Miriam Maffai, Rep. 26/1/1980]

• Di ritorno a Roma il presidente ha elogiato l’arma dei carabinieri: «Sono stati magnifici. Molti civili mi hanno detto: “Hanno donato a noi le loro razioni; molti sono digiuni da un giorno”». [Miriam Maffai, Rep. 26/1/1980]