Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 1980  novembre 23 Domenica calendario

Terremoto in Irpinia

• Morti: 2.914 (2.735 secondo la Protezione civile). Feriti: 8.245. Senzatetto: 234.960. Popolazione coinvolta: oltre 5 milioni di abitanti. Soccorritori: oltre 8.000 uomini. Siti colpiti: 637 (di cui 30 disastrati). Superficie colpita: 15.400 Kmq. Scala Richter: 6,9. Scala Mercalli: X/XI.

• Alle 19.35, un terremoto colpisce le zone tra la Campania e la Basilicata, con danni ingentissimi, soprattutto nel Vulture. I paesi di Laviano, S. Angelo dei Lombardi e Lioni sono praticamente distrutti, mentre danni gravissimi sono a Caposele, S. Michele di Serino, Senerchia e Teora.

• A Napoli, nel quartiere di Poggioreale, crolla un palazzo di diversi piani, provocando 52 morti.

• Danni ingenti nelle province di Avellino, Salerno, Benevento, Matera e Potenza.

• I soccorsi tardano ad arrivare: le linee elettriche e telefoniche saltano, non ci sono comunicazioni con le zone terremotate. La circolazione ferroviaria si arresta: l’Italia è tagliata in due.

• Tutte le strade sono bloccate: la gente, in preda al panico, cerca di fuggire bloccando le principali arterie stradali.

• Le due scosse cancellano oltre 70 mila costruzioni in 600 comuni e ne danneggiano gravemente altre 250.000. 
Paesi dai nomi quasi sconosciuti, fino a ieri.
 [Felice Preziosi, Per non dimenticare, sisma80.it]

• L’area colpita dal terremoto è di 15.400 chilometri quadrati ma il terremoto ha provocato guasti per 26 mila chilometri quadrati. Dal Tirreno all’Adriatico. L’Istituto di sismologia di Belgrado ha calcolato che dall’epicentro del terremoto si è liberata una quantità di energia pari allo scoppio di 35 milioni di tonnellate di esplosivo. [Daniela Pasti, Rep. 25/11/1980]

• Si lavora giorno e notte alla luce delle fotocellule con la speranza di ritrovare dei superstiti sotto le macerie. Intere palazzine sbriciolate.
 [Felice Preziosi, Per non dimenticare, sisma80.it]

• Laviano, Olliano, Castelnuovo Consa e Santomenna, quattro paesi in provincia di Salerno, sono completamente rasi al suolo. A S. Angelo dei Lombardi l’80 per cento delle abitazioni sono crollate. Nel potentino si parla di 142 morti, nella provincia di Avellino sarebbero più di 100, a Napoli se ne contano 51, in provincia di Salerno oltre 100. Ma queste cifre si riferiscono solo ai morti accertati. Daniela Pasti su Repubblica: «Nella sala operativa del Viminale, un funzionario appunta con l’orecchio incollato al telefono. Benevento ore 11: vittime 3, feriti 10. Un altro: inviare elicottero». [Daniela Pasti, Rep. 25/11/1980]

• Per i luoghi terremotati sono partiti settemila uomini, di cui tremila vigili del fuoco. Contingenti dell’esercito e altri vigili sono stati inviati da Bologna, Torino e Milano. Dodici elicotteri dell’esercito e quattro della marina sorvolano la zona portando plasma per i feriti. [Daniela Pasti, Rep. 25/11/1980]

• Il ministero dell’Interno ha messo a disposizione un numero telefonico per le informazioni. È il 465339 con prefisso di Roma. [Daniela Pasti, Rep. 25/11/1980]

• «Fate presto», titolo del Mattino.

• L’Italia intera si mobilita: migliaia i volontari accorsi da ogni parte del paese e del mondo. Sandro Pertini: «Non vi dimenticheremo!». [Felice Preziosi, Per non dimenticare, sisma80.it]