Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Secondo nel Gp di Finlandia dietro allo spagnolo Ángel Nieto (Minarelli), Eugenio Lazzarini (Mba) vince con tre prove d’anticipo il titolo mondiale della 125. Tagliato il traguardo, il neocampione del mondo racconta: «Dopo un paio di giri sono riuscito a raggiungere Nieto e Bianchi, che erano stati più veloci in partenza. Da quel momento è cominciata una lotta tremenda ad ogni curva, che è durata fino alla fine della gara. Nei limiti della correttezza, Nieto faceva di tutto per aiutare Bianchi, ad esempio arrivava “lungo” in staccata, faceva passare il suo compagno e poi mi chiudeva la strada davanti. La mia Mba e le loro Minarelli si equivalevano, e quindi tutto si giocava in curva. Penso che ci saremo superati a vicenda una ventina di volte. All’ultimo giro, in una curva veloce a destra, io li ho passati in frenata. Bianchi che era sulla sinistra ha tentato di superarmi all’esterno e mi è caduto davanti. Ho chiuso il gas per paura di investirlo e Nieto che era all’interno è passato e ha vinto la corsa. Mi dispiace per Bianchi, ma non credo di aver rubato questo titolo mondiale». Varie fratture a una gamba, Bianchi dovrà stare a lungo lontano dalle corse (carriera finita?). Nella 500 vittoria dell’olandese Wil Hartog su Suzuki, lo statunitense Kenny Roberts (Yamaha) è per quattro minuti campione del mondo finché all’ottavo giro un guasto all’accensione lo costringe al ritiro, stessa sorte per il rivale Barry Sheene (Suzuki, saranno decisive le ultime due prove). Nella 250 e nella 350 successi del sudafricano Kork Ballington (Kawasaki), non hanno corso 50 e sidecar. [Carlo Fiorenzano, Sta. 31/7/1978]