Rassegna, 29 marzo 2012
Sequestrato il tesoro italiano di Gheddafi
• Ieri la Guardia di Finanza ha sequestrato i beni italiani di Gheddafi. Il valore del sequestro è di un miliardo e mezzo. Il leader libico aveva accumulato soprattutto partecipazioni azionarie. Erano intestati al Libyan Investment Authority (Lia) e al Libyan Arab Foreign Investment Company (Lafico) l’1,25 per cento di Unicredit (oltre 611 milioni), lo 0,58 per cento di Eni (quasi 406 milioni), il 2 per cento di Finmeccanica (più di 41 milioni), lo 0,33 per cento di Fiat (una ventina di milioni), lo 0,33 per cento di Fiat Industrial (34 milioni) e l’1,5 per cento della Juventus (poco meno di 16 milioni). Il blitz ha portato la Finanza in quattro banche: Ubi, Ubae, Bper e Abc International, dove sono stati bloccati 255 mila euro e 132 mila dollari in contanti, oltre a 650 mila euro in titoli. E tra le proprietà del leader libico (e famiglia) c’erano pure un bosco di 150 ettari a Pantelleria, un appartamento nella Capitale (al civico 29 di via Sardegna, vicino via Veneto) e due moto, fra cui una Harley-Davidson intestata a Saadi, uno dei figli di Gheddafi, ex giocatore del Perugia Calcio. I beni sequestrati serviranno a risarcire le vittime del regime. [Di Gianvito, Cds]