La Gazzetta dello Sport, 28 marzo 2012
Emilio Fede è innocente fino a prova contraria, qualunque cosa scrivano i giornali o sospettino i magistrati
Emilio Fede è innocente fino a prova contraria, qualunque cosa scrivano i giornali o sospettino i magistrati.
• Che cosa sospettano i magistrati?
Il “Corriere della Sera” e “La Stampa” scrivono che l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza «hanno avviato verifiche» su una storia denunciata a fine gennaio da un dipendente di una banca svizzera, una storia che sarebbe successa a dicembre. In questa denuncia si sostiene che Fede si presentò, in quella fine di dicembre 2011, a una banca di Lugano esibendo una valigetta in cui erano stipati due milioni e mezzo di euro. Lo accompagnava un amico di cui per ora non si sa il nome. La banca rifiutò il denaro con l’argomento che non ne era chiara la provenienza: il direttore del Tg4 aveva problemi con la giustizia e gli svizzeri, già pressati dai giudici italiani per Fede e per altri personaggi, non volevano andare incontro a un supplemento di guai.
• Strano però. Una banca svizzera che rifiuta dei soldi.I giudici milanesi sospettano che Fede reclutasse ragazze da portare alle feste di Berlusconi. Lo indagano infatti per favoreggiamento della prostituzione e per concorso in bancarotta fraudolenta. Questa seconda accusa è legata all’affare Lele Mora. Ricorda? Lele Mora è, o forse è più giusto dire «era», un importante agente di attori, cantanti, vallette, piccole e grandi star. Ha avuto nella sua scuderia Sabrina Ferilli, Irene Pivetti, Costantino Vitagliano (il “tronista”), Simona Ventura. Grande successo nei primi cinque anni di questo secolo, con fatturati che sarebbero arrivato a cento miliardi di lire, due Bentley e due Porsche, ville in Sardegna e tutto il resto. Ma a un certo punto, per i guai col fisco e per altre storie, tutto questo finì e la società di Mora, la LM Management, si trovò sull’orlo del fallimento. Mora si rivolse a Fede perché si rivolgesse a Berlusconi per un aiuto. Fede – di qui in poi riferiamo la ricostruzione dei magistrati che Fede contesta anche se non in modo convincente – ottenne da Berlusconi, per Mora, due milioni e ottocentomila euro in prestito (qualcuno restituisce i prestiti a Berlusconi?), ma ne tenne per sé un milione e duecentomila e per questo è accusato ora di aver concorso nella bancarotta della LM: se i due milioni e ottocentomila li avesse lasciati tutti a Mora…
• Mora è ancora in carcere?
Sì, dallo scorso giugno. Il giudice ha respinto tutte le richieste di scarcerazione e di custodia a domicilio, argomentando che l’imputato sarebbe potuto fuggire. Nel frattempo Mora è dimagrito di 25 chili, ha il diabete, insomma la carcerazione è forse divenuta troppo pesante e a quasi un anno di distanza sarebbe probabilmente più giusto che uscisse.
• E Fede?
Fede ieri ha negato tutto. I suoi unici rapporti con la Svizzera risalgono all’aprile 2010, quando si presentò alla Bsi di Lugano e chiese di prelevare mezzo milione. Gli dissero un mezzo no anche allora: prenditi 300 mila euro – gli dissero – e con gli altri apriti un altro conto da 200 mila euro, poi torna tra qualche settimana e chiudilo. Il conto da 200 mila prese il nome di “Succo d’agave”. Questo giro è stato raccontato da un funzionario di Bsi che si chiama Patrick Albisetti. Ai magistrati che gli chiedevano spiegazioni, Fede rispose: «Io non avrei voluto aprirlo perché per me avere un conto all’estero era un rischio e un fastidio». Spiegazione giudicata in genere poco comprensibile.
• Perché io e lei e la maggior parte di quelli che ci leggono non abbiamo conti all’estero e non maneggiamo con tanta disinvoltura mezzo milione, un milione o magari due milioni e mezzo?
Fede ha detto che la storia dei due milioni e mezzo è falsa dall’inizio alla fine. Lo ha detto prima a “Repubblica” – che aveva bucato la notizia – poi lo ha detto ieri sera al Tg di Mentana, dove è apparso con le luci non così favorevoli come al Tg4 e quindi si sono viste bene le orrende enfiature provocate dalle punturine anti-rughe. Il nostro uomo, del resto, farà 81 anni il prossimo 24 giugno. La sua tesi è che tutta la storia è stata inventata da qualcuno che vuole indurlo a lasciare il Tg4, «serviziettini da toilettina» «devono stare attenti, magari hanno avuto storie d’amore sbagliate con trans…», «entro 48 ore saprò di chi si tratta» eccetera. Mentana ha prudentemente annunciato che «un uomo» ha tentato di versare in Svizzera due milioni e mezzo di euro, e qualcuno sostiene che quest’uomo è Emilio Fede. Fede, per parte sua, è innocente fino a prova contraria, ma parla tuttavia come uno che di queste cose s’intende. Fede è innocente, ma era più simpatico quando si rovinava alla roulette.